Agromafie in Calabria: la terra sotto assedio tra caporalato e frodi alimentari
Il nuovo Rapporto Coldiretti-Eurispes denuncia l'espansione delle agromafie nel settore agroalimentare, con la Calabria tra le regioni più colpite

Secondo l'8° Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, elaborato da Coldiretti, Eurispes e Fondazione Osservatorio Agromafie, il business delle agromafie ha raggiunto un volume d'affari di 25,2 miliardi di euro, raddoppiando in poco più di un decennio. La Calabria emerge come una delle regioni più vulnerabili, con oltre il 12% delle segnalazioni di infiltrazioni mafiose nel settore agroalimentare provenienti dal Sud Italia.
Caporalato e sfruttamento nei campi calabresi
In Calabria, il fenomeno del caporalato è particolarmente diffuso. I braccianti, spesso stranieri, vengono reclutati con false promesse e poi costretti a lavorare in condizioni disumane, senza tutele né diritti. Le agromafie gestiscono queste reti di sfruttamento, approfittando della vulnerabilità dei lavoratori e della difficoltà di controllo del territorio.
Frodi alimentari e appropriazione indebita di fondi
Oltre allo sfruttamento della manodopera, le agromafie in Calabria sono coinvolte in frodi alimentari, come la falsificazione di certificazioni bio e l'uso di etichette ingannevoli. Inoltre, si registrano casi di appropriazione indebita di fondi pubblici destinati all'agricoltura, con la creazione di cooperative fittizie che operano senza possedere terreni, ingannando le istituzioni e danneggiando gli agricoltori onesti.
Il Ddl agroalimentare e l'introduzione del reato di agropirateria
Per contrastare efficacemente le agromafie, il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il Disegno di Legge agroalimentare, che introduce nuove sanzioni penali e amministrative per chi viola le normative in ambito alimentare. Tra le novità, spicca l'introduzione del reato di agropirateria, che colpisce le frodi reiterate, organizzate e continuative ai danni degli acquirenti di prodotti alimentari.
La risposta della Calabria: legalità e agricoltura sociale
In risposta all'espansione delle agromafie, la Calabria si mobilita attraverso iniziative di agricoltura sociale e il recupero dei terreni confiscati alla 'ndrangheta. Progetti come la piantumazione di ramoscelli dell'Albero di Giovanni Falcone su questi terreni simbolizzano la lotta per la legalità e la rinascita del territorio. La Coldiretti Calabria promuove un'alleanza tra istituzioni, agricoltori e cittadini per difendere l'agricoltura locale e garantire un futuro sostenibile.