Occupazione in crescita nel Mezzogiorno: superata la soglia del 50%
La sottosegretaria Wanda Ferro: “È l’inizio di una nuova stagione per il Sud. Basta assistenzialismo, puntiamo su lavoro stabile, merito e sviluppo concreto”

Per la prima volta dal 2004, il tasso di occupazione nel Mezzogiorno ha superato la soglia del 50%. A certificarlo sono i dati diffusi dall’Istat, che secondo la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro (FdI) rappresentano “l’inizio di una nuova stagione per il Sud, fondata sul lavoro, sul merito e sulla valorizzazione dei territori”. La crescita occupazionale viene letta come una conferma dell’efficacia della linea politica del governo guidato da Giorgia Meloni.
“Basta assistenzialismo, il Sud può essere protagonista”
“La Calabria, come tutto il Mezzogiorno, sta dimostrando che con le giuste politiche può essere protagonista della crescita nazionale”, ha dichiarato la sottosegretaria Ferro, sottolineando la necessità di superare logiche assistenzialistiche e di contrastare una narrazione “tossica e rassegnata” del Sud. “Vogliamo una Calabria che non chiede ma costruisce, che non emigra ma attrae, che non sopravvive ma compete”, ha aggiunto, rivendicando il cambio di passo del centrodestra in tema di sviluppo.
Zes Unica, infrastrutture e lavoro stabile: le leve del rilancio
Ferro ha evidenziato gli interventi concreti messi in campo dal governo Meloni negli ultimi due anni: dalla creazione della Zes Unica (Zona economica speciale) al rafforzamento delle infrastrutture, fino ai provvedimenti per favorire l’occupazione stabile. I numeri confermano la tendenza: +296mila lavoratori a tempo indeterminato in un anno, crescita anche del lavoro autonomo, aumento delle ore lavorate e riduzione dei contratti precari. “È la risposta migliore – conclude – a chi continua a promettere sussidi. Il nostro obiettivo è liberare il potenziale del Sud, offrendo opportunità vere a giovani, famiglie e imprese”.