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L’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore si prepara ad accogliere, il 29 novembre, la quarta edizione del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore. L’iniziativa, nata da un’idea della sindaca Rosaria Succurro e promossa dal Comune, mira a valorizzare la figura dell’abate calabrese, considerato un profeta di spiritualità, speranza e pace. Il prestigio crescente del riconoscimento testimonia l’attualità del suo pensiero, capace di parlare a un pubblico sempre più vasto.

Un albo d’onore ricco di personalità di rilievo

Nel corso degli anni il Premio ha celebrato figure provenienti da mondi diversi – dalla scienza alla teologia, dall’università allo sport, passando per la cultura e la società civile – costruendo un albo d’onore di grande prestigio. Tra i premiati spiccano il massmediologo Derrick de Kerckhove, monsignor Antonio Staglianò, la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, il rettore dell’Unical Gianluigi Greco, l’imprenditore antimafia Antonino De Masi, il campione olimpico Simone Alessio e le attrici Swami Rotolo e Maria Grazia Cucinotta. Un mosaico di eccellenze che riflette l’universalità del messaggio gioachimita.

Un progetto culturale che guarda al futuro

Per la sindaca Succurro, il Premio rappresenta un ponte tra San Giovanni in Fiore e il mondo, un invito a riscoprire il pensiero di Gioacchino da Fiore come patrimonio universale di dialogo e fraternità. L’iniziativa sostiene arte, cultura e ricerca come strumenti di crescita civile e spirituale, nella convinzione che l’eredità dell’abate possa guidare nuove visioni di futuro. I nomi dei premiati dell’edizione 2025 saranno resi noti nei prossimi giorni durante una conferenza stampa alla Provincia di Cosenza.