Sanità in crisi nel Vibonese, Alecci denuncia la situazione all’ospedale di Tropea
Il consigliere regionale del Pd presenta un’interrogazione a Occhiuto dopo le dimissioni dell’unico urologo in servizio
La sanità del Vibonese torna al centro delle polemiche. Le dimissioni dell’unico urologo in servizio all’ospedale di Tropea, costretto a lasciare l’incarico per l’impossibilità di operare in assenza di anestesisti, rappresentano solo l’ultimo episodio di un sistema che, secondo il consigliere regionale Ernesto Alecci (Pd), «sta mortificando il diritto alla salute dei cittadini».
In una situazione già precaria, aggravata dal commissariamento dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, l’abbandono di una figura medica essenziale mette ulteriormente in ginocchio un presidio che serve un ampio bacino di utenza, in particolare lungo la Costa degli Dei.
Condizioni di lavoro insostenibili e servizi ridotti
Alecci denuncia in una nota le condizioni di lavoro drammatiche in cui il personale medico è costretto ad operare. «I medici ormai ridotti all’osso lavorano con turni insostenibili e carichi di lavoro eccessivi – afferma –. La carenza di anestesisti ha determinato la chiusura della sala operatoria, la sospensione degli interventi chirurgici e il blocco delle liste d’attesa».
La situazione ha portato i pazienti a rivolgersi ad altre strutture sanitarie, spesso molto distanti, mentre all’interno dell’ospedale di Tropea si riesce a garantire soltanto l’attività ambulatoriale.
Interrogazione a Occhiuto e richiesta di un piano straordinario
Per far fronte all’emergenza, Alecci ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che è anche commissario ad acta per la sanità. Il consigliere chiede di conoscere «quali azioni urgenti intenda adottare per garantire la continuità dei servizi presso l’ospedale di Tropea» e se sia previsto un piano straordinario di reclutamento di anestesisti e specialisti capace di riattivare la sala operatoria.
Nell’interrogazione viene chiesto inoltre se sia stato avviato un confronto diretto tra l’Asp di Vibo e i sindaci del territorio per definire un cronoprogramma di interventi e assicurare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza.
Un presidio sanitario vitale per la Costa degli Dei
Alecci ha sottolineato l’importanza del presidio di Tropea non solo per i residenti ma anche per la vocazione turistica dell’area, che nei mesi estivi accoglie decine di migliaia di visitatori. «Gravi emergenze come questa – spiega – non solo arrecano disagi ai cittadini, ma rischiano di danneggiare anche il comparto turistico, scoraggiando i visitatori a scegliere la nostra costa».
“Serve un cambio di passo immediato”
Il consigliere del Pd definisce la situazione della sanità vibonese «una crisi quasi irreversibile».
«Quanto accaduto a Tropea – conclude Alecci – è l’ennesimo campanello d’allarme. Urge un cambio di passo che, purtroppo, non si intravede. I cittadini, le associazioni e gli amministratori di questo territorio meritano risposte serie, concrete e immediate».