Tensione al pronto soccorso di Rossano, uomo aggredisce i sanitari
L'intervento della polizia ha evitato il peggio. L'aggressore, in evidente stato di agitazione, rimane sotto osservazione medica
Attimi di paura nella giornata di oggi presso il pronto soccorso dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano, nel comune di Corigliano-Rossano, dove un uomo in evidente stato di agitazione ha seminato il panico tra medici e infermieri. L’uomo, dopo essere entrato nella struttura sanitaria, ha iniziato a lanciare oggetti contro il personale in servizio, scagliandosi poi fisicamente contro alcuni sanitari.
L’intervento della polizia evita il peggio
La situazione, divenuta rapidamente incontrollabile, è stata gestita grazie al tempestivo intervento della polizia locale, che è riuscita a bloccare l’aggressore prima che la violenza potesse degenerare ulteriormente. Secondo quanto si è appreso, l’uomo resta al momento in osservazione presso lo stesso pronto soccorso, dove è stato sottoposto a monitoraggio medico e psichiatrico.
Una visita, poi l’esplosione della rabbia
Dalle prime ricostruzioni, sembra che l’uomo avesse effettuato una visita specialistica in un altro reparto della struttura e, non soddisfatto dell’esito, si sia recato autonomamente al pronto soccorso pretendendo ulteriori accertamenti medici. Al rifiuto del personale, l’aggressore avrebbe reagito con violenza, dando origine all’episodio di aggressione.
Feriti e clima di paura tra i sanitari
I sanitari coinvolti hanno riportato lievi ferite e sono stati subito medicati all’interno dello stesso pronto soccorso, dove la tensione è rimasta alta per diverso tempo. L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza nei presidi sanitari, già da tempo sotto pressione a causa della carenza di personale e dei numerosi episodi di violenza che si verificano ai danni degli operatori sanitari.
Una richiesta di maggiore tutela
Il personale medico e gli amministratori locali chiedono ora maggiori misure di sicurezza nei pronto soccorso, soprattutto nei territori più complessi. La vicenda di Rossano è solo l’ennesimo campanello d’allarme di un sistema sanitario che, oltre a dover garantire cure efficaci, è spesso chiamato a gestire emergenze sociali e comportamentali senza gli strumenti adeguati.