L'estradizione in Italia di Francesco Nucera
L'estradizione in Italia di Francesco Nucera

I Nucera‑Rodà incarnano la proiezione territoriale della ’ndrangheta calabrese nel Tigullio: una rete articolata che unisce familiarità, coperture legali e penetrazione politica. La loro presenza sottolinea la diffusione strategica del potere mafioso oltre i confini calabresi, rendendo fondamentale l’azione coordinata delle istituzioni antimafia.

Origini e contesto territoriale

La ’ndrina Nucera‑Rodà, radicata a Condofuri (Reggio Calabria), ha stabilito solide diramazioni nella Liguria orientale, in particolare nella zona del Tigullio con epicentro a Lavagna. Inserita nella locale ligure, la famiglia opera in stretto legame con altre cosche calabresi.

I protagonisti chiave

Al centro del clan figurano membri della famiglia Nucera — tra cui il “Santo Nucera” e i suoi cugini Paolo, Antonio e Francesco — che, pur mantendosi “trascurati” dalle strutture genovesi, hanno saputo costruire un controllo territoriale autonomo nel Tigullio.

Strategie operative e settori infiltrati

L’attività del clan si manifesta attraverso imprese legali nel territorio: edilizia, bonifiche, movimento terra, rifiuti, gioco d’azzardo (Vlt e scommesse) e alberghi. Il ristorante “Ambra” gestito da Paolo Nucera è segnalato come luogo di riunioni strategiche.

Infiltrazione politico-amministrativa

Un’inchiesta su Lavagna ha coinvolto l’ex sindaco Giuseppe Sanguineti, accusato di aver favorito interessi elettorali dei Nucera e del clan piuttosto che l’interesse pubblico. L’indagine “I conti di Lavagna” ha portato a misure cautelari anche nei confronti di consiglieri comunali e figure istituzionali locali.

Processi e condanne

Diverse operazioni giudiziarie — tra cui “Maglio” e “I conti di Lavagna” — hanno accertato l’esistenza e le attività mafiose del clan in Liguria. Alcuni esponenti sono stati incriminati per associazione mafiosa, usura, estorsione, spaccio e infiltrazione in servizi pubblici. Processi importanti sono arrivati a sentenza dopo decisioni della Cassazione che hanno ordinato appelli per risolvere casi di assoluzioni in precedenti gradi.

Impatto sul territorio e risposta antimafia

La capacità di controllo della ’ndrina sull’economia locale — attraverso appalti, scommesse e ramificazioni politiche — ne fa una minaccia per la governance. Gli investimenti in servizi pubblici e imprese legali richiedono un monitoraggio costante. Le autorità antimafia sottolineano come anche i clan minoritari possano rappresentare pericoli insidiosi nelle regioni del Nord Italia.