Cuore di Bue, il re dell’estate calabrese: tra gusto, tradizione e identità rurale
Coltivato nelle terre soleggiate della Calabria, il pomodoro Cuore di Bue si conferma un’eccellenza del territorio: buono, sano e sempre più protagonista sulle tavole e nei mercati locali

Tra le varietà più amate e riconoscibili del panorama orticolo italiano, il pomodoro Cuore di Bue spicca per la sua forma inconfondibile, la grandezza generosa e il sapore delicato ma deciso. Si tratta di un pomodoro da insalata a buccia sottile, con polpa carnosa e pochissimi semi, ideale per il consumo a crudo ma ottimo anche in preparazioni leggere. Ricco di vitamine A e C, sali minerali e antiossidanti naturali come il licopene, è un alleato prezioso per una dieta sana e gustosa, soprattutto nei mesi estivi.
In Calabria, una tradizione che affonda le radici nella terra
Anche la Calabria vanta una lunga e consolidata tradizione nella coltivazione del Cuore di Bue, in particolare lungo la fascia tirrenica. Nelle zone collinari e costiere della regione, il clima favorevole, il sole abbondante e la qualità dei terreni permettono di ottenere pomodori dal sapore intenso e dalla consistenza perfetta. Tra le varianti più note figura il Pomodoro di Belmonte, coltivato artigianalmente in piccoli appezzamenti e spesso raccolto a mano per preservarne la delicatezza. Si tratta di un prodotto che unisce qualità organolettiche eccellenti a una forte identità territoriale.
Un’opportunità per l’agricoltura locale
La coltivazione del Cuore di Bue rappresenta oggi non solo un valore gastronomico, ma anche una concreta opportunità economica per l’agricoltura calabrese. Sempre più apprezzato da ristoratori, consumatori consapevoli e turisti enogastronomici, questo pomodoro può diventare un simbolo di promozione del territorio e delle sue eccellenze. Per valorizzarlo appieno, tuttavia, è fondamentale investire in filiere corte, logistica dedicata e strategie di marketing mirate, puntando sulla qualità, sulla stagionalità e sulla narrazione delle storie che nascono nei campi e arrivano fino alla tavola.