Nel 2024, in Italia si è registrata una leggera flessione nel consumo generale di sostanze stupefacenti tra i giovani. Tuttavia, questo dato apparentemente positivo è offuscato da due record negativi mai raggiunti prima: l’aumento dei decessi per cocaina e l’impennata dell’uso di psicofarmaci senza prescrizione tra i più giovani. È quanto emerge dalla “Relazione annuale al Parlamento” sullo stato delle tossicodipendenze, presentata nel 2025 e relativa ai dati dell’anno precedente.

Cocaina: boom di decessi e consumo in crescita

Il 2024 ha segnato un punto critico per l’abuso di cocaina. Il 35% dei decessi per intossicazione acuta letale è stato attribuito a questa sostanza, percentuale più alta mai registrata. Per la prima volta, i morti per cocaina/crack (80 casi) sono risultati quasi pari a quelli per eroina e altri oppiacei (81 casi), segnalando un cambiamento significativo nelle dinamiche del consumo. Anche l’analisi delle acque reflue urbane conferma il trend: la cocaina è la seconda sostanza più rilevata in Italia, con circa 11 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti, dato in crescita rispetto agli anni precedenti.

Antidepressivi senza prescrizione: il fenomeno invisibile

Preoccupante è l’aumento del consumo non controllato di psicofarmaci, in particolare antidepressivi e ansiolitici, tra i giovani. Nel 2024, oltre 510mila studenti tra i 15 e i 19 anni hanno dichiarato di averne fatto uso almeno una volta nella vita senza una prescrizione medica. Nella fascia 15-18 anni, sono circa 180mila ad averli utilizzati solo nell’ultimo anno, con un’incidenza doppia tra le ragazze. Si tratta del valore più alto mai registrato, che denuncia un disagio diffuso e spesso sommerso.

Cannabis in calo, ma più potente che mai

La cannabis resta la sostanza illegale più utilizzata in Italia, con 52 dosi ogni 1.000 abitanti. Tuttavia, il suo uso è sceso dal 22% al 21% rispetto al 2023. Nonostante ciò, l’attenzione resta alta per l’evoluzione della sostanza: il THC presente nei prodotti a base di hashish è quadruplicato dal 2016, passando dal 7% al 29% nel 2024, specie nelle nuove formulazioni e nei liquidi per sigarette elettroniche. Un dato che indica una pericolosa escalation nella potenza delle droghe leggere, che oggi sono molto più incisive rispetto al passato.

Nps e “cocaina rosa”: il volto mutevole delle sostanze

Il 2024 ha visto anche la presenza diffusa di Nuove Sostanze Psicoattive (Nps), con 79 molecole identificate dal Sistema nazionale di allerta rapida sulle droghe. Tra queste, spicca la “cocaina rosa”, miscela di Mdma e ketamina, apparsa sempre più frequentemente in forma di polvere rosa nei sequestri delle forze dell’ordine. Le Nps restano una minaccia in continua evoluzione, difficile da intercettare e particolarmente pericolosa per i più giovani.

Videogiochi e gioco d’azzardo: le dipendenze non sono solo chimiche

Le dipendenze giovanili non si limitano alle sostanze. Il 2024 ha fatto segnare il picco massimo nel numero di studenti che hanno giocato d’azzardo: oltre 1 milione e 530mila ragazzi, pari al 62% della popolazione scolastica, dichiarano di aver scommesso almeno una volta nella vita, mentre 1 milione e 420mila lo hanno fatto nell’ultimo anno. In parallelo, cresce anche la dipendenza da videogiochi: più di 290mila studenti minorenni mostrano comportamenti a rischio legati al gaming, con reazioni emotive intense alla privazione del gioco.

Un disagio multiforme che chiede risposte nuove

I dati del 2024 confermano che il fenomeno delle dipendenze giovanili è in profonda trasformazione. Se da un lato diminuiscono le percentuali assolute di consumo per quasi tutte le sostanze, dall’altro emergono con forza nuove forme di dipendenza e abuso, spesso meno visibili ma non meno devastanti. Psicofarmaci non prescritti, cocaina sempre più letale, cannabis potenziata, Nps in evoluzione e comportamenti compulsivi legati al gioco e ai dispositivi digitali pongono sfide urgenti al sistema sanitario, scolastico e familiare. La prevenzione, oggi più che mai, deve aggiornare i propri strumenti e linguaggi per intercettare un disagio che ha cambiato volto.