La filiera agroalimentare avrà bisogno nell'immediato futuro di 280mila unità lavorative, per lo più specializzate e formate, per far fronte alle richieste delle aziende che hanno fortemente investito nell'innovazione e nel 4.0. Ad affermarlo è il presidente dell' Associazione italiana di tecnologie alimentare (Aita), professor Sebastiano Porretta, durante la giornata della formazione alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona "Si tratta di un saldo che si ricava considerando il numero dei pensionati e i laureati e diplomati - ha detto Porretta commentando un dato diffuso da FederAlimentare -, figure di cui le aziende hanno fortemente bisogno dopo aver investito con Industria 4.0 in attrezzature molto avanzate. Dal campo alla tavola, dagli allevatori e agricoltori fino agli operatori tecnici, oggi forse specializzati in micro settori che devono invece essere formati con un'ottica più orizzontale. Si arriva ai responsabili di qualità, fino ai manager".