L'Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" ha recentemente smentito le notizie sulla presunta aggiudicazione dei cinque lotti della tratta Catanzaro-Crotone. Secondo quanto riportato, l'Anas ha confermato che le fasi tecniche di valutazione sono concluse e le imprese partecipanti conoscono già la graduatoria. Tuttavia, il seggio di gara non è ancora chiuso: mancano le verifiche formali e quindi l'aggiudicazione definitiva. Solo dopo queste verifiche l'aggiudicazione diventerà efficace e ufficiale, e solo allora verrà pubblicata sul sito di Anas S.p.A.

La nota di Basta Vittime

"L'Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" è costretta, ancora una volta, a intervenire con fermezza per ristabilire la verità dei fatti e contrastare la diffusione di informazioni approssimative e fuorvianti - scrive l'organizzazione - Lo scorso 8 aprile abbiamo pubblicato un comunicato per smentire le notizie circolate sulla presunta aggiudicazione dei 5 lotti della Crotone–Catanzaro. A sostegno della nostra posizione, abbiamo evidenziato come sul sito ufficiale di Anas S.p.A. non risultasse alcuna comunicazione ufficiale in merito. Oggi, grazie ad una nostra formale richiesta - continua -  rivolta alla Direzione Generale di Anas e al Ministero delle Infrastrutture, è emersa la conferma definitiva "sono concluse le fasi tecniche di valutazione" e "le imprese partecipanti conoscono già la graduatoria" ma soprattutto "il seggio di gara non è ancora chiuso: mancano le verifiche formali e quindi l'aggiudicazione definitiva" e "solo dopo queste verifiche l'aggiudicazione diventa efficace e ufficiale, e solo allora verrà pubblicata sul sito di Anas S.p.A." Chi afferma il contrario, sbaglia. E confonde l'opinione pubblica. È dunque evidente che la nostra posizione era, ed è tuttora, corretta: non esiste al momento alcuna aggiudicazione ufficiale ed efficace. Non accettiamo che questo nostro impegno per una corretta informazione venga strumentalizzato come sterile polemica. Siamo fortemente irritati di fronte a un atteggiamento irresponsabile e superficiale, soprattutto quando arriva da chi dovrebbe tutelare la verità e la trasparenza. In un contesto complesso e drammatico come quello della Statale 106 – dove i cittadini attendono da anni risposte, sicurezza e futuro – è inaccettabile giocare con le parole. Aggiudicare i lavori sulla stampa non equivale ad aggiudicarli nella realtà. Le leggi parlano chiaro: prima dell'aggiudicazione definitiva servono verifiche obbligatorie. Senza quelle, non esiste alcun contratto, alcun vincitore, alcuna certezza per i cittadini. Il Consiglio Direttivo della nostra Organizzazione - conclude la nota - stigmatizza con forza chi ha diffuso notizie non verificate, contribuendo a creare confusione. Non servono proclami, servono atti concreti, ufficiali e trasparenti. Sulla Statale 106 non si gioca. Serve rigore, chiarezza e rispetto per chi da anni attende fatti, non parole. È il minimo che si deve alle vittime. È il minimo che si deve ai vivi.