Il Pd Calabria attacca Meloni: “Sanità al penultimo posto, basta bugie ai calabresi”
I democratici accusano la premier di ribaltare la realtà sui Livelli essenziali di assistenza e lanciano un appello: “Ricostruiamo la Calabria partendo dalla verità e dalla giustizia sociale”

Il Partito Democratico calabrese ha duramente attaccato la premier Giorgia Meloni dopo la sua recente visita in regione. In una nota ufficiale, i dem sostengono che la presidente del Consiglio abbia preso “in giro i calabresi e se stessa”, dichiarando che i Livelli essenziali di assistenza (Lea) sarebbero al massimo, quando in realtà la Calabria risulta penultima a livello nazionale per la qualità del servizio sanitario.
Un centrodestra accusato di ribaltare i fatti
Secondo il Pd, le affermazioni della premier rientrano in una strategia politica che richiama vecchie pratiche di propaganda. “Il centrodestra – scrivono i dem – mente senza pudore, ribaltando la realtà, proprio come avvenne anni fa con Berlusconi che, in piena crisi economica, sosteneva che i ristoranti fossero pieni”. La sanità calabrese, denunciano, continua a rappresentare un sistema segnato da disuguaglianze e da una gestione che penalizza i cittadini comuni.
Sanità pubblica tra disuguaglianze e richieste di verità
I dem puntano il dito contro un modello in cui, a loro dire, “chi ha conoscenze o possibilità viene operato da un chirurgo privato in una struttura pubblica, mentre chi non appartiene a queste categorie è costretto ad arrangiarsi”. Da qui l’appello: i calabresi devono reagire a questo modo di governare e di comunicare, ricostruendo una regione su basi di verità e giustizia sociale. “La prima rivoluzione – concludono i democratici – parte dal riconoscimento della realtà, senza più inganni né mistificazioni”.