Digitalizzazione cartelle cliniche

Il consigliere regionale Ernesto Alecci ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e Commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, per chiedere chiarimenti sull’avvio del progetto di digitalizzazione delle cartelle cliniche ospedaliere in Calabria. Il progetto, affidato alla società Konecta tramite Tim, era stato annunciato come un intervento strategico per migliorare l’efficienza e la modernizzazione del sistema sanitario regionale, semplificando l’accesso ai dati da parte di medici e uffici amministrativi, con un impatto positivo anche per i pazienti.

Ritardi, criticità operative e mancanza di coordinamento

Nonostante il progetto sia partito da diversi mesi, secondo Alecci solo l’Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco di Catanzaro avrebbe fornito le cartelle cliniche per la digitalizzazione. Inoltre, non risultano restituzioni di documenti digitalizzati né risposte da parte delle altre strutture sanitarie coinvolte. A ciò si aggiungono criticità gestionali, come la mancanza di un protocollo operativo chiaro, lacune nella formazione del personale, e dubbi sulla tutela dei dati sensibili e sulla privacy. Una situazione che rischia di trasformare un progetto valido in un fallimento annunciato.

Un’opportunità da salvaguardare per i lavoratori

Alecci ha espresso preoccupazione anche per il futuro occupazionale dei centinaia di lavoratori ex Abramo impiegati nel progetto, molti dei quali in età avanzata. «È fondamentale – afferma – che queste persone siano inserite in un percorso solido e sostenibile, capace di andare oltre gli equilibri politici del momento». L’interrogazione non vuole solo verificare lo stato di attuazione dell’iniziativa, ma rappresenta anche un invito a "mettere in sicurezza" il progetto, garantendo continuità e stabilità sia in termini di efficienza sanitaria che di tutela occupazionale.