Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende hanno tratto in arresto due persone colte in flagranza dei reati ipotizzati di strage in concorso e danneggiamento, e uno dei due anche per atti persecutori.

L’operazione è scattata dopo la segnalazione di un cittadino e il successivo rapido intervento dei militari, che hanno impedito un’esplosione potenzialmente devastante in una palazzina del centro storico di Rende.

A seguito dell’arresto, la Procura della Repubblica di Cosenza, sulla base degli elementi raccolti e in attesa della verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, ha richiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione di una misura cautelare. Il GIP del Tribunale di Cosenza ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza.

Il tentativo di esplosione nel centro storico

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la coppia avrebbe tentato di far esplodere una palazzina situata nei pressi del centro storico rendese. Dalle indagini è emerso che i due avrebbero saturato l’ambiente di gas, lasciando una bombola con la valvola aperta, per poi cercare di innescare l’esplosione con un accendino.

Oltre a questo, i due avrebbero anche danneggiato un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze, aggravando ulteriormente la loro posizione.

L’intervento dei Carabinieri ha evitato la tragedia

Solo la prontezza dei Carabinieri e la segnalazione tempestiva di un cittadino hanno evitato che l’azione potesse trasformarsi in una tragedia con gravi conseguenze per i residenti della zona. I militari, intervenuti con rapidità, hanno messo in sicurezza l’area, impedendo l’innesco dell’esplosione e mettendo in salvo gli abitanti.

Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura di Cosenza, per chiarire nel dettaglio le motivazioni e le dinamiche alla base dell’accaduto, che ha scosso profondamente la comunità di Rende.