Pedace, uomo rianimato dopo 27 minuti: eroi del soccorso salvano una vita
Decisivo l’intervento della squadra dell’associazione Giovanni Paolo II di Spezzano della Sila, affiancata da medici e operatori dell’emergenza calabrese. Una corsa contro il tempo finita con un miracolo

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 7 agosto, alle ore 17:25, la centrale operativa ha attivato la squadra dell’associazione Giovanni Paolo II di Spezzano della Sila per un’emergenza sanitaria in codice rosso a Pedace, nel cuore della Calabria. Il paziente si trovava in stato confusionale e poco responsivo. In meno di sei minuti dall’attivazione, l’equipaggio era già sul posto. Al loro arrivo, la situazione era drammatica: l’uomo non dava segni di vita ed era in arresto cardiaco.
Rianimazione estrema: 27 minuti per strappare una vita alla morte
Senza perdere un attimo, i soccorritori Stefano Furci e Aharon Falvo, entrambi autisti-soccorritori, e il soccorritore Mario Sarro hanno iniziato le manovre salvavita. Per ben 27 minuti hanno praticato il massaggio cardiaco, accompagnato da più scariche del defibrillatore. Un impegno estenuante e determinante, durante il quale ogni secondo contava. Finalmente, i primi segnali di speranza: il paziente riprende il respiro e torna il polso. Un momento di sollievo che ha ripagato gli sforzi di una squadra che non ha mai mollato.
Un lavoro di squadra tra angeli del soccorso
All’arrivo dell’auto medica, i soccorritori sono stati affiancati da due medici che hanno fatto la differenza: il dottor De Simone e la dottoressa Gabriella Fabbricatore, definiti dai presenti "due angeli". Insieme, hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza, dove altri professionisti lo attendevano per proseguire le cure. È grazie alla tempestività, alla preparazione e all’umanità di questi operatori sanitari che oggi una vita è stata salvata. Un esempio concreto del valore dell’emergenza-urgenza calabrese, troppo spesso trascurata ma capace di compiere veri miracoli.