cristian vocaturi agrocepi calabria
cristian vocaturi agrocepi calabria

Cristian Vocaturi, vicepresidente nazionale di Agrocepi e presidente di Agrocepi Calabria, lancia un allarme sulla difficile situazione degli olivicoltori calabresi. “Dietro ogni goccia d’olio ci sono mani che lavorano, occhi che guardano il cielo e famiglie che vivono di questa terra. Non possiamo permettere che l’olio calabrese muoia di indifferenza”, afferma Vocaturi. Negli ultimi tempi, il prezzo dell’olio d’oliva ha raggiunto livelli insostenibili, costringendo molte aziende a rinunciare alla raccolta pur di non andare in perdita.

Il valore umano e culturale dell’olio


Secondo Vocaturi, l’olio calabrese non rappresenta solo un prodotto economico, ma un patrimonio culturale e identitario. “Ogni oliveto racconta una storia di fatica, passione e radici profonde – spiega – senza un prezzo giusto e regole chiare, rischiamo di perdere tutto questo”. La mancanza di riconoscimento economico e di controlli sulle importazioni mette in difficoltà i produttori locali, che ogni giorno investono energie e risorse per mantenere viva la tradizione olivicola.

Tre richieste per salvare l’olio e il territorio


Vocaturi individua tre azioni decisive per sostenere il settore: garantire un prezzo equo e sostenibile, introdurre regole trasparenti con controlli efficaci sulle importazioni e fornire sostegno concreto a frantoi, aziende agricole e giovani che vogliono continuare questa attività. “Chiediamo rispetto – conclude – non solo per chi produce olio, ma per tutto ciò che rappresenta: la Calabria che lavora, resiste e crede nel valore autentico delle proprie radici.”