Vibo Valentia si è stretta ieri, sabato 13 settembre, attorno al dolore della famiglia del piccolo Francesco, il bimbo di tre anni che ha perso la vita dopo il drammatico incidente avvenuto al Parco urbano. I funerali, celebrati nel Duomo di San Leoluca da monsignor Attilio Nostro, hanno offerto l’immagine di una città intera immobilizzata dal dolore, unita in un abbraccio di silenzio e preghiera. Le serrande abbassate, il passo lento delle persone, le lacrime di chi non conosceva personalmente la famiglia ma ha sentito propria questa perdita: tutto ha parlato di una comunità spezzata, ma compatta nell’accompagnare Francesco nel suo ultimo viaggio.

Il ricordo di un piccolo guerriero

Durante l’omelia, mons. Nostro ha condiviso con i presenti i giorni vissuti accanto a Francesco all’ospedale Bambino Gesù di Roma, dove il bambino aveva lottato con una forza che ha commosso medici e operatori sanitari. «Lì abbiamo visto un guerriero – ha detto il vescovo – agli occhi di Dio Francesco oggi avrebbe detto: “Ho vinto”». Ha ricordato la dedizione dei medici che, instancabili, hanno fatto tutto il possibile per salvarlo, sottolineando come quel bimbo fosse diventato “il figlio di tutti”.

Un pensiero ai genitori

Il momento più toccante è stato quello dedicato ai genitori del piccolo, ai quali mons. Nostro ha rivolto parole di infinita vicinanza: «L’ultimo respiro di Francesco sia nel vostro cuore, che vi accompagni sempre, che diventi la vostra forza. Io sono orgoglioso di voi, fiero di quello che avete fatto per lui». Un invito a custodire quella lotta come eredità di speranza e coraggio, trasformando il dolore in motivo di amore e memoria.

Un applauso che rompe il silenzio

Quando il piccolo feretro è uscito dal Duomo, un applauso lungo e scrosciante ha squarciato il silenzio, trasformandosi in un gesto collettivo di commozione. In quell’istante il cielo di Vibo si è riempito di palloncini bianchi, che si sono levati verso l’alto come simbolo di purezza e pace, accompagnando Francesco in un viaggio che nessun occhio terreno può seguire, ma che tutti hanno sentito nel cuore.

Un abbraccio collettivo

Le istituzioni, rappresentate dal sindaco Vincenzo Romeo, dal prefetto Aurora Colosimo e dal questore Rodolfo Ruperti, hanno voluto essere presenti accanto alla famiglia, così come centinaia di cittadini comuni. Non servono parole per descrivere la ferita lasciata da questa tragedia: il dolore è condiviso, trasformato in silenzio e in segni di rispetto. La comunità di Vibo ha voluto dire addio al piccolo Francesco con la dignità e la dolcezza che meritava, trasformando il lutto in un abbraccio collettivo che resterà inciso nella memoria della città.