Referendum, in Calabria affluenza ferma al 23,81%: disinteresse diffuso e partecipazione ai minimi
Catanzaro guida con il 28,6%, Crotone ultima con appena il 19,09%. Un dato che conferma il distacco crescente tra cittadini e strumenti di democrazia diretta

Il dato definitivo dell’affluenza per i referendum in Calabria si è fermato al 23,81%, un risultato che conferma il crescente distacco tra cittadini e istituzioni su consultazioni di questo tipo. La partecipazione si è rivelata particolarmente contenuta, in linea con il calo generalizzato registrato a livello nazionale. Un segnale preoccupante per la tenuta democratica, che evidenzia come i cittadini rispondano sempre meno a strumenti diretti di espressione politica.
Catanzaro partecipa di più, Crotone la meno coinvolta
Tra le province calabresi, Catanzaro si è distinta per il tasso di partecipazione più alto, con un’affluenza pari al 28,6%. Subito dietro si posiziona Cosenza, che ha raggiunto il 26,18%. Più distanti Reggio Calabria (20,09%) e Vibo Valentia (19,64%). Il dato più basso è stato registrato a Crotone, dove solo il 19,09% degli aventi diritto ha votato. Una distribuzione che riflette differenze territoriali significative, anche sul piano della mobilitazione civica.
Disinteresse, sfiducia o mancanza di informazione?
Il calo dell’affluenza solleva interrogativi sul rapporto tra cittadini e partecipazione democratica. La bassa adesione potrebbe essere legata a una crescente sfiducia verso le istituzioni, a una percezione di inefficacia dello strumento referendario o, più semplicemente, a una scarsa informazione sui quesiti posti. Resta il fatto che, anche in Calabria, il referendum ha faticato a coinvolgere l’elettorato, segno di un distacco che merita riflessione e risposte concrete.