A poche ore dai solenni funerali di Papa Francesco, un incontro inaspettato ha attirato l’attenzione del mondo: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente statunitense Donald Trump si sono incontrati nella Capitale. Un faccia a faccia breve ma definito “produttivo” dalla Casa Bianca, che ha riaperto scenari diplomatici in un momento di forti tensioni internazionali. Fino a ieri, sembrava improbabile che Zelensky partecipasse ai funerali proprio per evitare di incrociare Trump. Tuttavia, la realtà si è rivelata diversa: l’incontro si è tenuto in un clima di riservatezza, prima dell'inizio della cerimonia funebre in Piazza San Pietro. Il colloquio, durato circa dieci minuti, si è svolto lontano dai riflettori. Dopo aver reso omaggio al Pontefice, Trump e Zelensky si sono appartati brevemente. I due leader, accompagnati rispettivamente dalle consorti Melania Trump e Olena Zelenska, sono poi apparsi tra la folla radunata sul sagrato.

Un incontro "storico" in una giornata di lutto

Il presidente ucraino, vestito in abiti civili neri e non nella consueta uniforme militare, ha definito l'incontro come “potenzialmente storico”, sottolineandone l'importanza in vista di ulteriori colloqui internazionali, come quello in programma con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Secondo fonti ucraine, nonostante l’intenzione iniziale di proseguire il dialogo nel corso della giornata, un secondo incontro non si è tenuto per motivi logistici: Trump, infatti, ha lasciato Roma subito dopo la cerimonia.

Diplomazia in movimento: colloqui paralleli e nuove aperture

Non solo Trump e Zelensky: anche tra Trump e von der Leyen si è registrato un primo breve scambio, con l’impegno a organizzare un incontro ufficiale nelle prossime settimane. Intanto da Kiev arrivano segnali positivi: la presidenza ucraina ha parlato di un primo "scambio costruttivo" con l'ex presidente americano, in un momento in cui si moltiplicano le ipotesi di mediazione per la guerra in Ucraina. Oltre al confronto con Trump, Zelensky ha incontrato anche il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer. In programma c’è anche un incontro con la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni.

Sul fronte della guerra: tensioni e aperture

Mentre a Roma si discuteva di pace, il conflitto in Ucraina non conosce tregua. Il Cremlino ha annunciato la "liberazione" della regione di Kursk, una notizia contestata dalle forze armate ucraine che parlano invece di una resistenza ancora attiva sul campo. Parallelamente, emergono indiscrezioni su un possibile piano di pace elaborato dagli Stati Uniti, che prevederebbe concessioni territoriali alla Russia, una proposta che l’Unione Europea ha già bollato come “un errore storico”. In risposta, Kiev avrebbe avanzato una controproposta che non esclude compromessi su alcuni punti sensibili, mantenendo però ferma la volontà di difendere la propria sovranità.