La faida di Seminara: tra clan e vendette nel cuore della Piana di Gioia Tauro
Quando una ferita verbale degenera in guerra: la faida tra i Gioffrè e i Pellegrino e i conflitti successivi tra i clan

La faida di Seminara è un capitolo doloroso della storia della ‘ndrangheta calabrese, fatta di rivalità feroci, continui sconfinamenti tra clan e ripetuti tentativi di controllo del territorio, anche attraverso l’infiltrazione politica. Ripercorrere quei fatti significa riconoscere le cicatrici lasciate nella comunità e rafforzare l’impegno per un futuro senza mafie.
L’innesco: uno schiaffo che accende la faida
Tutto ha inizio negli anni Settanta, tra il 1971 e il 1976, nella cittadina di Seminara, in provincia di Reggio Calabria. Una lite in piazza, scaturita da un’offesa verbale, degenera quando Giuseppe Frisina, parente dei Pellegrino, ferisce gravemente alla gola un esponente della famiglia Gioffrè. Quell’episodio scatena una violenta faida tra le due cosche, lasciando un drammatico bilancio di sedici morti e ventisei feriti.
La seconda ondata: i De Certo contro i Ferraro
Non si tratta dell’unico conflitto armato tra clan a Seminara. Tra il 1985 e il 1997 esplode una nuova faida che coinvolge le 'ndrine De Certo e Ferraro. Anche questa guerra lascia scie di sangue in una regione già segnata dalla violenza mafiosa.
I Gioffrè: strategia, espansione e conflitti interni
I Gioffrè emergono come uno dei clan più influenti di Seminara. Questo gruppo riesce a prevalere nella faida con i Pellegrino, ma ciò comporta anche sanzioni da parte della struttura provinciale della ‘ndrangheta per non aver vendicato l’uccisione di un capobastone. Negli anni ’90, la famiglia entra in conflitto con gli Spinelli, sfociando nell’omicidio di Diego Spinella nel 1993, episodio che intensifica le tensioni mafiose locali.
Conflitti e fratture interne tra gli anni 2000 e 2009
Nel primo decennio del nuovo millennio la situazione si complica: si registra una faida interna fra i Gioffrè, che si scindono nei gruppi Caia‑Laganà‑Gioffrè ("detti ngrisi") e altri membri della stessa famiglia. È un confronto sanguinoso, fatto di agguati, rivalità e morti tra affiliati, fino all’uccisione di un membro della cosca nel 2009, che segna un momento tragico della faida.
Effetti sull’amministrazione pubblica e voto controllato
Il coinvolgimento del clan nella vita pubblica diviene evidente: tra il 2006 e il 2007, durante le elezioni comunali, esponenti politici locali e amministratori risultano legati ai Gioffrè e vengono coinvolti in un’operazione antimafia. Ciò rivela una profonda infiltrazione del clan nella governance cittadina, con controllo del voto e influenza sulle istituzioni locali.
Il peso storico e il tributo alle vittime innocenti
La faida di Seminara è solo uno degli esempi in una lunga scia di violenze mafiose nella regione, dove molte vittime rimangono senza nome e senza giustizia. La consapevolezza storica di questi avvenimenti è fondamentale per comprendere le sfide della lotta alla criminalità organizzata e l'importanza della memoria civica.