Maxi sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro
Oltre 435 chilogrammi di droga purissima nascosti in un carico di noccioline: colpo da 70 milioni di euro ai traffici internazionali
Il Comando Provinciale di Reggio Calabria ha messo a segno uno dei sequestri di cocaina più ingenti degli ultimi anni nel porto di Gioia Tauro. La sostanza stupefacente era abilmente occultata all’interno di un carico di circa mille sacchi di noccioline provenienti dall’America Latina e formalmente destinati, secondo la documentazione commerciale, ai mercati dell’Europa dell’Est.
Oltre 400 panetti di cocaina purissima
Nel corso delle ispezioni, i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 400 panetti di cocaina di altissima qualità, per un peso complessivo superiore ai 435 chilogrammi. Un quantitativo eccezionale che conferma il ruolo strategico del porto di Gioia Tauro nelle rotte del narcotraffico internazionale e, al tempo stesso, l’attenzione costante delle forze di controllo.
Controlli rafforzati e operazione durata fino a notte fonda
L’operazione si è protratta fino a tarda notte, anche a causa dell’elevato numero di sacchi che i finanzieri hanno dovuto scaricare e controllare uno a uno. L’intervento rientra in un più ampio piano di intensificazione dei controlli messo in atto in questo ultimo scorcio dell’anno, che prevede un rafforzamento sistematico dell’attività di monitoraggio e di ispezione fisica delle migliaia di container movimentati quotidianamente nell’area portuale gioiese.
Tecnologia e unità cinofile decisive per il sequestro
Determinante per il successo dell’operazione è stato il ricorso alle avanzate strumentazioni radiogene in dotazione al Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, affiancate dall’eccezionale fiuto delle unità cinofile impiegate sul campo. Proprio i cani antidroga hanno segnalato anomalie e indizi di sospetto riconducibili alla consistente spedizione di noccioline, consentendo di individuare il carico illecito.
Un duro colpo alle organizzazioni criminali
Il sequestro rappresenta un colpo durissimo alle casse delle organizzazioni criminali coinvolte nel traffico. Secondo le stime, se immessa sul mercato al dettaglio, la cocaina sequestrata avrebbe potuto fruttare oltre 70 milioni di euro. Un danno economico rilevantissimo per i sodalizi delinquenziali che gestiscono i traffici internazionali di droga.
Numeri record nel 2025 allo scalo di Gioia Tauro
L’operazione si inserisce in un bilancio già significativo per l’anno in corso. Nel 2025, infatti, la quantità complessiva di stupefacente sequestrata nel porto di Gioia Tauro supera ormai le 5 tonnellate, per un valore stimato intorno ai 650 milioni di euro. Dati che confermano l’efficacia dell’azione di contrasto e la centralità dello scalo calabrese nelle strategie di prevenzione.
Atti trasmessi alla Procura di Palmi
Gli atti redatti al termine dell’operazione sono stati trasmessi dal Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro alla Procura della Repubblica di Palmi, all’attenzione del procuratore Emanuele Crescenti e del magistrato di turno, per la convalida del sequestro e il prosieguo delle indagini volte a individuare i responsabili dell’ingente traffico di droga.