L’anguria, regina dell’estate e protagonista del Ferragosto: tra gusto, tradizione e coltivazioni calabresi
Simbolo rinfrescante delle tavolate agostane, la cocomera è molto più di un frutto: in Calabria si coltiva tra Sibari e Gioia Tauro, portando in tavola il sapore autentico del Sud

Succosa, zuccherina, dal colore acceso e irresistibile: l’anguria è il frutto-simbolo per eccellenza dell’estate italiana, e Ferragosto ne rappresenta l’apice celebrativo. Sui litorali, nelle tavolate familiari, nelle sagre di paese o nei picnic all’ombra di un albero, la cocomera – com’è spesso chiamata al Sud – è molto più di un semplice frutto: è un rituale collettivo, una pausa rinfrescante nel cuore dell’agosto rovente.
Consumata a fette, a cubetti, in insalata o persino sotto forma di granita o sorbetto, l’anguria è protagonista dell’alimentazione estiva per la sua capacità di idratare (oltre il 90% è composto da acqua), reintegrare sali minerali, e deliziare il palato con un apporto calorico contenuto.
Le coltivazioni in Calabria: qualità e sostenibilità
Anche la Calabria, terra di eccellenze agricole, vanta una tradizione consolidata nella coltivazione dell’anguria. Le aree a maggiore vocazione si concentrano nella Piana di Sibari (provincia di Cosenza), dove i terreni sabbiosi e l’irrigazione naturale favoriscono una maturazione dolce e uniforme, e nella Piana di Gioia Tauro, dove piccoli produttori mantengono viva una produzione stagionale di alta qualità.
Qui si coltivano diverse varietà, da quelle a polpa rossa tradizionale alle più recenti angurie mini o senza semi, sempre più richieste dal mercato. Alcune realtà calabresi hanno adottato anche metodi biologici e sostenibili, rispondendo alla crescente attenzione dei consumatori per il cibo sano e locale.
Ferragosto, tradizioni e riti popolari a base di cocomera
Il legame tra anguria e Ferragosto affonda le radici nella tradizione contadina e marinara. In Calabria, soprattutto nei centri costieri, non è raro assistere il 15 agosto a vere e proprie “cocomerate” popolari, feste all’aperto dove si distribuiscono fette d’anguria ai presenti, spesso accompagnate da musica, balli e giochi per bambini.
Anche le famiglie calabresi, nei picnic in montagna o nelle giornate al mare, non rinunciano mai alla cocomera, che viene spesso raffreddata nel fiume o nella fontana di paese per mantenerla fresca fino al taglio.
Il frutto che unisce gusto, salute e convivialità
Con il suo colore brillante, la dolcezza naturale e il potere dissetante, l’anguria continua a riunire generazioni e palati, superando le mode e restando uno degli alimenti più iconici del periodo estivo. E mentre le coltivazioni calabresi continuano a crescere nel segno della qualità e della filiera corta, la cocomera resta un simbolo popolare e genuino, capace di raccontare, con una semplice fetta, il calore e la bellezza dell’estate mediterranea.