Salvini: "Ponte al via a inizio 2026, magistrati permettendo..."
Il vicepremier a Bari rilancia sull’infrastruttura simbolo del Mezzogiorno e attacca la magistratura
Durante un evento della Lega a Bari, in vista delle prossime elezioni regionali, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è tornato a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, uno dei progetti più discussi degli ultimi decenni. «Spero che a inizio anno – ha dichiarato – si possano sbloccare i lavori, magistratura permettendo». Un riferimento diretto alle inchieste e ai ricorsi che hanno finora rallentato l’iter dell’opera, giudicata strategica per la connessione tra Calabria e Sicilia.
Un messaggio politico e simbolico per il Sud
Nel suo intervento, Salvini ha sottolineato il valore simbolico del Ponte come segnale di fiducia verso il Mezzogiorno e come motore di sviluppo economico e occupazionale. «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e… lascio a voi concludere», ha aggiunto con tono polemico, alludendo ai presunti ostacoli burocratici e giudiziari che frenano le grandi opere.
L’impegno della Lega per nuove infrastrutture
Il vicepremier ha poi ampliato il discorso ai progetti infrastrutturali del Sud, annunciando che «la Lega si impegna ad aprire altri cantieri in Puglia». Un messaggio che si inserisce nella strategia del partito di consolidare la propria presenza nel Mezzogiorno, puntando su temi concreti come lo sviluppo, l’occupazione e la modernizzazione delle reti viarie e logistiche del territorio.