Riapre il consultorio di Celico: una vittoria delle cittadine e dei cittadini dopo anni di battaglie
Dalla denuncia del 2021 alla nuova inaugurazione: il presidio territoriale torna operativo con nuovi strumenti e personale, simbolo di una sanità pubblica che resiste
Dopo anni di denunce e mobilitazioni, il consultorio di Celico riapre le sue porte. Era il 2021 quando il Collettivo Fem.In. segnalò le condizioni critiche della struttura, priva di ecografo e personale sanitario. Da allora, un impegno costante e la pressione dal basso hanno permesso di raggiungere un traguardo importante: oggi il presidio torna finalmente attivo, dotato di un ecografo di ultima generazione e con un potenziamento dell’équipe sanitaria, garanzia di stabilità e continuità nei servizi offerti alla comunità.
Un presidio fondamentale per la prevenzione e la tutela delle donne
La riapertura arriva in un momento simbolico, a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. I consultori, ricordano dal Collettivo, sono spazi cruciali di ascolto, prevenzione e accoglienza, capaci di intercettare situazioni di disagio e violenza, soprattutto nei confronti delle donne e degli adolescenti. Dove un consultorio funziona, sottolineano, “c’è una possibilità in più di liberarsi dalla violenza e di ricostruire la propria autonomia”.
Difendere la sanità pubblica e i diritti delle donne
Nel comunicato diffuso dal Collettivo si ribadisce l’importanza di servizi pubblici gratuiti e accessibili, come strumenti di tutela della salute psicofisica e di autodeterminazione femminile. Si denuncia inoltre il rischio di un progressivo indebolimento dei consultori attraverso l’inserimento di associazioni che, “sotto la maschera del volontariato, promuovono valori che limitano la libertà delle donne e il diritto all’aborto”.
La riapertura di Celico, conclude il Collettivo Fem.In., “dimostra che la lotta paga sempre e che una sanità territoriale, gratuita e laica, è l’unica capace di proteggere davvero le persone, senza giudicarle”.