Prefetto Castrese De Rosa
Prefetto Castrese De Rosa

Nel corso della cerimonia di consegna delle Stelle al merito del lavoro a Catanzaro, il prefetto Castrese De Rosa è intervenuto sul delicato rapporto tra criminalità organizzata e lavoro, evidenziando come la ‘ndrangheta, pur affondando le radici in Calabria, si sia ormai diffusa in tutta Italia. “È vero che la ‘ndrangheta nasce qui – ha affermato – ma poi si sposta al nord, dove si concentra la ricchezza.” Un fenomeno, ha sottolineato, che non deve tradursi in uno stigma permanente per la regione, la quale merita di essere conosciuta anche per le sue potenzialità e le sue risorse, non solo per le cronache giudiziarie.

Lo Stato c’è, ma serve il coraggio dei cittadini


De Rosa ha poi ribadito la presenza concreta delle istituzioni sul territorio calabrese, un presidio che si manifesta quotidianamente attraverso l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura. “Lo Stato è presente, si vede, è percepibile”, ha dichiarato con fermezza. Tuttavia, ha aggiunto, il ruolo dei cittadini è fondamentale: per contrastare davvero la criminalità, è necessario rompere il muro dell’omertà. Solo attraverso le denunce, ha spiegato, si può indebolire l’influenza delle mafie e restituire piena dignità al mondo del lavoro.

La Calabria come modello di coesione


Chiudendo il suo intervento, il prefetto ha voluto lanciare un messaggio positivo, sottolineando la capacità della Calabria di reagire e di fare squadra. In una terra spesso colpita da difficoltà e stereotipi, la collaborazione tra istituzioni, lavoratori e cittadini rappresenta un elemento di forza. “La Calabria può dare lezioni sulla capacità di fare squadra”, ha detto De Rosa, riconoscendo nei Maestri del lavoro premiati non solo un simbolo di dedizione, ma anche un esempio concreto di come si possa costruire legalità e sviluppo attraverso l’impegno condiviso.