Tridico attacca il sindaco Voce: dimissioni ritirate e polemiche scuotono Crotone
L’europarlamentare critica duramente il primo cittadino dopo il passo indietro seguito all’aggressione di un consigliere
La vicenda delle dimissioni annunciate e poi ritirate dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, continua a produrre reazioni politiche. L’europarlamentare Pasquale Tridico ha diffuso una nota dai toni severi, definendo quanto accaduto “un tira e molla stucchevole che nulla ha di deontologico”. Le sue dichiarazioni ricostruiscono un episodio che nelle ultime ore ha acceso il dibattito sulla guida amministrativa della città: prima l’aggressione a un consigliere di minoranza, poi le scuse pubbliche del sindaco e infine il dietrofront sulla scelta di lasciare l’incarico.
Un giudizio duro sulla gestione del ruolo istituzionale
Secondo Tridico, la sequenza degli eventi sarebbe paragonabile a un “teatrino da avanspettacolo”, alimentato da ciò che definisce “lacrime di coccodrillo”. L’europarlamentare sostiene che la città sia stata utilizzata come strumento per finalità politiche personali e critica apertamente l’atteggiamento del primo cittadino. Il riferimento è al presunto avvicinamento di Voce al presidente della Regione Calabria, un passaggio che Tridico interpreta come un tradimento delle origini movimentiste dell’amministratore.
Le dimissioni mancate e il valore delle istituzioni
L’europarlamentare ritiene che il sindaco avrebbe dovuto confermare le dimissioni per dare un segnale di trasparenza e rispetto delle istituzioni. Nel suo intervento afferma che Crotone meriterebbe “ben altra considerazione” e chiede un comportamento più coerente da parte di chi ricopre incarichi pubblici. Tridico conclude parlando di un clima sociale già gravato da disvalori e attribuisce a Voce “l’ennesima riprova che una poltrona val bene etica, morale e coscienza”. La vicenda continua intanto a dividere la politica locale, mentre la città attende di capire quali saranno i prossimi passi dell’amministrazione.