Toscano: «La morte di Isabel Desiré Porco impone verità, giustizia e riforme per la sanità calabrese»
Per Toscano, la priorità assoluta deve essere la revisione del sistema di emergenza-urgenza e il potenziamento della rete ospedaliera

La morte della minorenne Isabel Desiré Porco riapre con forza il dibattito sulle condizioni della sanità calabrese. «Non può finire nel dimenticatoio – afferma Francesco Toscano, candidato di Democrazia Sovrana Popolare alla presidenza della Regione – serve verità, giustizia e riforme strutturali».
Le criticità nei soccorsi
Dalle prime ricostruzioni, emergono falle nel sistema dell’emergenza: ambulanza senza medico a bordo, attribuzione di un codice giallo anziché rosso e l’incapacità del servizio sanitario regionale di gestire un caso così grave. «Fa riflettere – sottolinea Toscano – che una ragazza giunta in un ospedale Hub, che avrebbe dovuto avere le dotazioni necessarie, sia stata poi trasferita al Gemelli di Roma».
Un elenco di tragedie recenti
Toscano ricorda che non si tratta di un episodio isolato: a dicembre 2024 la morte di Rosa Morfò, poi quella di Serafino Congi, di un 62enne di Albidona, del piccolo Elia, di Martina Piserà, di un 78enne, della 12enne Carlotta La Croce e del bimbo di tre anni deceduto a Vibo Valentia. «Sono storie diverse – osserva – ma tutte rivelano l’urgenza di un cambiamento radicale».
L’appello alle riforme
Per Toscano, la priorità assoluta deve essere la revisione del sistema di emergenza-urgenza e il potenziamento della rete ospedaliera. «Bisogna rafforzare i piccoli presidi, come quello di Gioia Tauro e quelli di area montana, incapaci oggi di affrontare urgenze chirurgiche o diagnosi complesse, e al tempo stesso i grandi Hub che non dispongono delle unità operative previste. Non possiamo più permetterci silenzi o rinvii».