Magisano
Magisano

Magisano è un piccolo centro situato nella provincia di Catanzaro, in una posizione dominante sulla vallata solcata dal torrente Simeri, a circa 565 metri di altitudine. Il suo territorio di circa 32 chilometri quadrati ospita poco più di mille abitanti, i Magisanesi, che vivono in un borgo caratterizzato da panorami collinari, strade tortuose e scorci di natura incontaminata. Il comune rientra anche tra i confini del Parco nazionale della Sila, uno dei polmoni ambientali più importanti della Calabria, il che conferisce a Magisano un valore aggiunto dal punto di vista paesaggistico e ambientale.

Storia antica e formazione del borgo

Le origini di Magisano si perdono nel tempo. Il nome antico del borgo era Vucisano, derivato dalle erbe “vucissi” che cresce­vano nei dintorni. In epoche medievali, a causa della peste e di altri eventi calamitosi, poche famiglie lasciarono i luoghi originari di Trinchise, Zinnante e Casale Vecchio, aggregandosi in un sito più stabile che corrisponde al nucleo abitato odierno. Fino al Quattrocento, Magisano era un casale dipendente da Taverna e soggetto ai Ruffo di Catanzaro. Dal 1464 entrò nel demanio regio. In epoca napoleonica fu considerato frazione del comune di Albi, ma il 25 gennaio 1820 ottenne l’autonomia comunale. Nel dopoguerra cedette la frazione di Cropani Marina al vicino comune di Cropani.

Arte, chiese e memoria locale

Nel borgo si ammirano alcune chiese di rilievo: la chiesa matrice, la Chiesa del Rosario e il Santuario della Madonna della Luce, nella frazione di San Pietro, meta di devozione e pellegrinaggio. Nella frazione di Vincolise, invece, sorge la Casa-Museo Antonino Greco, dedicata al patriota e giurista del Risorgimento, che conserva arredi d’epoca, documenti, testi rari e oggetti artigianali.

Un elemento di novità che negli ultimi anni ha dato nuova vita al paese è la street art nella frazione di San Pietro Magisano: migliaia di murales decorano muri, facciate, panchine, scale e lampioni, trasformando l’abitato in una galleria urbana a cielo aperto. L’ultima creazione, opera dell’artista brasiliano Eduardo Kobra, ritrae Luciano Pavarotti, con uccelli che escono dalla sua bocca a simboleggiare l’eco della sua voce.

Oggi: sfide demografiche e slancio culturale

Come in molti borghi dell’entroterra calabrese, Magisano affronta il problema dell’emigrazione giovanile, della scarsità di servizi e del calo demografico. Tuttavia, la comunità locale sta reagendo incentivando iniziative culturali, turismo lento e valorizzazione del territorio. L’arte urbana, il patrimonio museale e l’attenzione al verde e alle vette paesaggistiche rappresentano leve per attrarre visitatori in cerca di autenticità.
Magisano è dunque un borgo che guarda avanti senza rinnegare le proprie radici, una piccola comunità che prova a reinventarsi attraverso cultura, memoria e un forte senso di identità.