Ilaria Mirabelli
Ilaria Mirabelli

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha depositato le motivazioni che giustificano la revoca degli arresti domiciliari per Mario Molinari, indagato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il procedimento fa riferimento alla morte di Ilaria Mirabelli, deceduta in seguito a un tragico incidente avvenuto il 25 agosto 2024.

Confermata la guida dell’imputato, ma cade il rischio di recidiva

I giudici hanno riconosciuto la gravità del quadro indiziario, ritenendo attendibile la ricostruzione secondo cui Molinari si trovava al volante del veicolo al momento dell’impatto. Tuttavia, nella loro decisione, hanno escluso l'attualità delle esigenze cautelari, determinando quindi la cessazione della misura restrittiva. Le motivazioni arrivano a mesi di distanza dall’annullamento iniziale dei domiciliari, segnando una svolta nel procedimento seguito dalla Procura di Cosenza.

Verso l’udienza preliminare: si decide il futuro del processo

L’udienza preliminare è stata fissata per il 7 ottobre 2025 davanti al Gup di Cosenza, Giusy Ferrucci. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla pm Donatella Donato, il giorno dell'incidente Molinari stava guidando una Volkswagen UP lungo la Strada Provinciale 108 bis, in località Baracchella di Aprigliano, quando ha perso il controllo del mezzo.

Una dinamica devastante: alcol, droga e velocità fuori controllo

Gli accertamenti tecnici e tossicologici hanno dipinto un quadro allarmante: il conducente risultava positivo alla cocaina e con un tasso alcolemico iniziale di 2 g/l, poi ridotto a 1,09 e 1,13 nelle successive misurazioni. Il veicolo viaggiava a circa 80 km/h in un tratto dove il limite era di 50 km/h.

La dinamica ricostruita dagli inquirenti è drammatica: l’auto sarebbe uscita di strada, ribaltandosi più volte, fino a espellere Ilaria Mirabelli dall’abitacolo. Il corpo della giovane è rimasto schiacciato tra la carrozzeria e il terreno. L’autopsia ha evidenziato fratture multiple e lesioni interne gravissime, tra cui la lacerazione di un polmone e del pericardio, il collasso del diaframma e un abbondante versamento pleurico, con oltre un litro di sangue nei polmoni.

Responsabilità contestate: imprudenza e condotta di guida

L'accusa muove a Molinari diverse contestazioni: eccesso di velocità, alterazione psicofisica da alcol e droghe, mancanza di controllo del mezzo e trascuratezza nei confronti delle condizioni stradali. Tutti elementi che, secondo la Procura, avrebbero contribuito al tragico epilogo.

I familiari di Ilaria si costituiscono parte civile

La famiglia della vittima, assistita dagli avvocati Guido Siciliano e Salvatore Tropea, ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale. Già autorizzati dal gip, l’avvocato Siciliano e il perito stradale Fabrizio Coscarella hanno effettuato un sopralluogo tecnico sul luogo dell’incidente, supportati da una società specializzata in ricostruzione di sinistri.