Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

Con l’approvazione di un nuovo Decreto del commissario ad acta (Dca), il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, in qualità di commissario alla sanità, ha ridefinito la programmazione dei posti letto di cardiochirurgia sul territorio regionale. Il provvedimento arriva anche in seguito alla sentenza del Tar Calabria che ha rigettato il ricorso del Sant’Anna Hospital, decretando la decadenza dell’accreditamento della clinica privata. I 20 posti letto precedentemente attribuiti al Sant’Anna sono stati redistribuiti nelle strutture pubbliche regionali, con l’obiettivo di garantire maggiore equità territoriale e rafforzare l’offerta sanitaria pubblica.

Più posti a Catanzaro e Reggio Calabria, nuovo reparto a Cosenza

La nuova mappa prevede che l’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro passi dagli attuali 20 a 22 posti letto, confermandosi come centro cardiochirurgico di riferimento regionale. Il GOM di Reggio Calabria, invece, vede crescere la propria dotazione da 15 a 17 posti letto. La novità principale riguarda l’ospedale “Annunziata” di Cosenza, dove sarà attivato un nuovo reparto di cardiochirurgia con 16 posti letto, già previsto nel recente atto aziendale. Con questo intervento, la dotazione complessiva regionale sale a 55 posti letto, rispetto ai 49 precedenti, segnando un incremento di 6 unità.

Contro la mobilità sanitaria, un'offerta pubblica più forte

Il provvedimento nasce dall’esigenza di contrastare l’alto tasso di mobilità sanitaria passiva che affligge la Calabria, in particolare per le patologie cardiovascolari, una delle principali cause di fuga verso strutture di altre regioni. «È necessario costruire una rete sanitaria affidabile, accessibile e professionale», si legge nella nota del Dipartimento Salute e Welfare della Regione, che sottolinea come la provincia di Cosenza sia tra quelle con il più alto tasso di mobilità sanitaria per abitante. L’attivazione del nuovo reparto a Cosenza, unita al potenziamento delle strutture di Catanzaro e Reggio, punta a intercettare la domanda di cura sul territorio, riducendo i viaggi della speranza e rafforzando la fiducia nel sistema sanitario calabrese.