Abusa dei permessi 104 per partecipare a gare ippiche: Ecoross lo licenzia
Il dipendente dichiarava di assistere un familiare disabile, ma le indagini lo smentiscono: gareggiava in concorsi sportivi fuori regione. L’azienda: «Grave scorrettezza, danno all’intera collettività»

Si assentava dal posto di lavoro per assistere un familiare disabile, ma in realtà partecipava a concorsi ippici in giro per l’Italia. Una condotta ingiustificabile, documentata da un’indagine interna, che ha portato Ecoross ad adottare il licenziamento per giusta causa nei confronti di un dipendente. Il caso è emerso tra aprile e maggio 2025, quando alcuni comportamenti anomali hanno acceso un campanello d’allarme. L’azienda ha avviato accertamenti tramite un’agenzia investigativa autorizzata, che ha raccolto prove inequivocabili: nei giorni coperti dai permessi ex Legge 104/1992, il dipendente risultava regolarmente impegnato in manifestazioni sportive, fuori regioni, lontano dal domicilio del parente da assistere. Le verifiche condotte hanno accertato che, invece di dedicarsi alle attività di cura dichiarate, ha preso parte a competizioni ippiche in diverse località, indossando abiti da gara e svolgendo pienamente il ruolo di concorrente. Un comportamento del tutto incompatibile con le finalità della normativa, che esclude qualunque impiego dei permessi per scopi e finalità diverse dalle prescrizioni previste. Le prove raccolte – tra cui videoriprese e fotografie – documentano che nei giorni in cui avrebbe dovuto assistere la persona inferma si dedicava ad attività agonistiche ippiche, a conferma dell’uso strumentale dei benefici concessi.
Le conseguenze: danni economici e di immagine
La vicenda ha generato ripercussioni a più livelli. Dal punto di vista contrattuale, si configura la violazione degli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede, ma anche un possibile profilo penale in riferimento al reato di truffa ai danni dell’INPS. Sul piano operativo-aziendale, le assenze ingiustificate hanno determinato un evidente disservizio nei turni di lavoro, aggravando la gestione delle sostituzioni. Infine, l’episodio mina il clima aziendale, danneggia l’immagine dell’impresa e crea sfiducia verso uno strumento – i permessi ex 104 – pensato per reali situazioni di necessità.
La posizione aziendale
«La nostra Azienda» – dichiara l’Amministratore unico Walter Pulignano – «ha sempre garantito il massimo rispetto dei diritti dei lavoratori, ma non può tollerare abusi che danneggiano la collettività aziendale, screditano chi utilizza correttamente questi strumenti, costituiscono un danno economico». Ecoross conferma l’impegno per un ambiente di lavoro fondato sulla correttezza e sulla trasparenza, a tutela sia dei dipendenti che affrontano reali difficoltà familiari, sia della collettività che beneficia dei servizi erogati.
Il provvedimento
A fronte delle prove raccolte, l’azienda ha concluso la procedura di contestazione adottando il licenziamento per giusta causa. La misura è stata ritenuta proporzionata alla gravità della condotta. L’Azienda valuterà eventuali azioni legali per il recupero delle somme percepite indebitamente e la segnalazione agli organi competenti per le verifiche del caso. Il messaggio è chiaro: i diritti vanno difesi, ma non piegati a usi personali. Ogni abuso è un danno che ricade sull’intera comunità.