Anoia, il piccolo borgo silenzioso della Piana di Gioia Tauro
Tra natura, storia e resilienza, un comune calabrese che custodisce identità e speranza
Il Comune di Anoia sorge nella città metropolitana di Reggio Calabria, immerso nella Piana di Gioia Tauro. Il suo territorio è suddiviso nelle frazioni di Anoia Inferiore e Anoia Superiore, separate da poche centinaia di metri e collegate dalla strada provinciale. Il borgo si trova a circa 210 metri sul livello del mare, e ha una superficie di poco più di dieci chilometri quadrati. La popolazione conta poche migliaia di abitanti, che mantengono vive tradizioni locali e una forte identità comunitaria.
Borgo storico, monumenti e memoria
Il centro storico di Anoia Superiore conserva vicoli e architetture che raccontano la storia del luogo. Vi si trovano chiese antiche come quella della Madonna dell’Assunta e la chiesa di San Sebastiano, edifici segnati da terremoti che nel corso dei secoli hanno modificato il volto del borgo. Una villa comunale panoramica offre una vista ampia sulla Piana e sul Tirreno, rendendo visibile la posizione privilegiata di questo pezzo di Calabria interna.
Paesaggio e vocazione del territorio
Anoia si trova in un punto che coniuga collina e pianura, e la sua posizione gli conferisce un doppio volto: da un lato la vicinanza alla pianura agricola della Piana di Gioia Tauro, dall’altro il richiamo della natura collinare più riservata. Il paesaggio è fatto di uliveti, boschetti e vedute sul mare che scorrono all’orizzonte, rendendo l’ambiente ideale per chi cerca un contatto autentico con il territorio calabrese, lontano dai flussi turistici più massicci.
Sfide presenti e prospettive future
Come molti piccoli comuni dell’entroterra calabrese, anche Anoia si confronta con fenomeni di spopolamento, diminuzione della natalità e mancanza di attrattività economica. Tuttavia, la presenza di beni culturali, le tradizioni ancora vive e un paesaggio autentico rappresentano un patrimonio su cui investire. Le potenzialità sono concrete: valorizzazione del centro storico, agricoltura locale, turismo lento e sostenibile, ma per realizzarle serve visione, investimenti e partecipazione attiva della comunità.