Calabria, via al Piano regionale 2025-2027 contro il randagismo
Approvate dalla Giunta le linee di indirizzo: previsti 30 nuovi canili, tre ospedali veterinari e fino a 6 milioni di euro di risorse

La Giunta regionale della Calabria ha approvato le Linee di indirizzo per il Piano regionale di lotta al randagismo e per il benessere degli animali da compagnia 2025-2027. La delibera, proposta dal vicepresidente Filippo Pietropaolo su indicazione del presidente Roberto Occhiuto, rappresenta un passaggio decisivo per affrontare in maniera organica e definitiva un fenomeno che non riguarda solo il benessere animale, ma incide anche su salute pubblica, sicurezza e decoro urbano.
Le azioni previste dal piano
Il documento, elaborato dal Dipartimento Salute e Welfare in collaborazione con i servizi veterinari delle Asp, prevede campagne di sterilizzazione, completamento dell’anagrafe canina e microchippatura obbligatoria, incentivi alle adozioni, attività educative e di sensibilizzazione. Centrale sarà anche la formazione degli operatori, il rafforzamento dei controlli e delle sanzioni, oltre alla gestione delle emergenze e alla costruzione di nuove strutture di accoglienza.
Nuove strutture e risorse economiche
Il piano prevede la realizzazione di 30 nuovi canili comunali e di tre ospedali veterinari distrettuali nel Cosentino, nel Catanzarese e nel Reggino, inseriti in una rete integrata con i servizi veterinari delle Aziende sanitarie. Tra le innovazioni, la possibilità per i Comuni di utilizzare terreni confiscati alla criminalità organizzata per costruire le nuove strutture. Le risorse a disposizione ammontano fino a 6 milioni di euro, da individuare nella programmazione comunitaria e nazionale 2021-2027, oltre a 1,8 milioni già disponibili da fondi ministeriali.
Le dichiarazioni
«Con questo piano – ha dichiarato il vicepresidente Pietropaolo – mettiamo finalmente le basi per un intervento organico e risolutivo. Grazie alla sensibilità del sottosegretario Wanda Ferro e alla volontà del presidente Occhiuto, la Calabria affronta con decisione un’emergenza che da troppo tempo grava sulla nostra regione». L’obiettivo dichiarato è arrivare a una soluzione definitiva, valorizzando il ruolo del volontariato e armonizzando la normativa regionale con le linee guida del Ministero della Salute.