Mesoraca: tra storia, fede e territorio nel cuore del Crotonese
Un borgo che vive sulle sponde dei fiumi Vergari e Reazio, custode di memorie, arte religiosa e vocazione agricola

Mesoraca è un comune calabrese della provincia di Crotone, situato tra i corsi d’acqua Vergari e Reazio, affluenti del fiume Tacina, e ai piedi del monte Giove, in prossimità della Sila Piccola. La sua altitudine media si attesta intorno ai 415 metri sul livello del mare. Il territorio del comune è morfologicamente articolato: una parte “marina”, collina-pianeggiante, si estende fino quasi a 200 metri; un’altra parte è invece elevata, con quote che superano i 400 metri e fino a 1.700 nella zona montana. Il borgo include la frazione Filippa e altri insediamenti montani come Fratta. Il toponimo Mesoraca (dal greco-bizantino Mesoràchion) significa “terra tra due fiumi”, un riferimento geografico diretto al suo posizionamento idrografico.
Economia, popolazione e vocazione agricola
La popolazione, con poco più di 5.700 abitanti nel 2024, mantiene la sua identità rurale legata alle produzioni della terra. L’economia locale poggia su coltivazioni come ulivi, vini, cereali, agrumi, e allevamenti. Il borgo conserva tradizioni contadine, artigianali e gastronomiche che si tramandano con orgoglio: i prodotti locali (salumi, formaggi, pane cotto a legna) e le pratiche agricole costituiscono ancora un pilastro dell’equilibrio sociale ed economico.
Le tracce della fede e del sacro
Tra i monumenti religiosi spicca la Chiesa monumentale del Ritiro, costruita nel XVIII secolo per volontà del sacerdote Matteo La Manna, con facciata in pietra e tre portali, al cui fianco si erge il campanile che ospita le antiche campane Marinelli. Questo edificio è considerato uno degli esempi più significativi dell’architettura tardo-barocca calabrese.
Di straordinario rilievo è il Santuario del Santissimo Ecce Homo, immerso nella natura e legato a un legame devozionale profondo. Il convento affonda le sue radici nella presenza benedettina e poi francescana, conservando opere d’arte, cicli pittorici e manufatti sacri antichi, tra cui statue, affreschi e arredi che raccontano fede e spiritualità.
Non mancano altre chiese storiche come l’Annunziata, la Candelora, San Michele Arcangelo (nella frazione Filippa) e il monastero medievale di Sant’Angelo de Frigillo (oggi in rudere), testimonianza del passato monastico che animava il territorio.
Le ferite del tempo e le emergenze ambientali
Mesoraca ha vissuto eventi traumatici che hanno inciso sul paesaggio e sulla comunità: il terribile terremoto del marzo 1832 ha causato danni, distruzione e la necessità di ricostruzioni urbanistiche. Il borgo successivamente si è trasformato, adattandosi alle nuove esigenze e ridefinendo il proprio assetto urbano.
Nel presente, le sfide che attendono il comune riguardano la gestione delle risorse territoriali, la preservazione del centro storico e la mitigazione dei rischi ambientali, specialmente nelle zone montane. Il contrasto allo spopolamento e la difficoltà di mantenere servizi essenziali rappresentano nodi strutturali da affrontare per restituire vitalità al borgo.
Cultura, memoria e proposte per il futuro
Mesoraca è viva nelle sue tradizioni: eventi religiosi come la processione del Venerdì Santo e la Festa del Santissimo Ecce Homo coinvolgono l’intera comunità, richiamando anche devoti da fuori. L’“A Fera e Maju”, una fiera storica, è un appuntamento che porta al centro del paese commerce, socialità e memoria.
Le prospettive per il rilancio del borgo passano per la valorizzazione del turismo religioso, lo sviluppo dei percorsi naturali e la promozione dei prodotti tipici. Il recupero del centro storico, la manutenzione del patrimonio artistico e investimenti nelle infrastrutture sono interventi strategici per rendere Mesoraca luogo non solo di memoria, ma anche di giovani opportunità.
In questo quadro, la sfida vera è trasformare Mesoraca da borgo che resiste in borgo che respira: conservando l’identità, promuovendo innovazione, aprendo il dialogo con chi vuole investirci o visitarlo con rispetto e amore.