Guardia di Finanza
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La Guardia di Finanza di Soverato ha eseguito un sequestro preventivo di crediti d’imposta per un valore superiore a 3 milioni di euro, ritenuti indebitamente ottenuti tramite un presunto abuso del Superbonus edilizio. Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica. Gli indagati sono accusati di aver messo in atto una serie di truffe aggravate ai danni dello Stato per l’illecito conseguimento di erogazioni pubbliche, in relazione a lavori di riqualificazione energetica e sismica di immobili situati in Calabria, Sicilia e Campania.

Indagini avviate da una denuncia nel Soveratese

L’inchiesta ha avuto origine da una denuncia presentata da alcuni proprietari di un complesso residenziale del soveratese, che lamentavano irregolarità nei lavori affidati. Da quel punto, le indagini si sono estese ad altri immobili e cantieri, grazie all’approfondimento delle attività di una società romana, sospettata di aver acquisito crediti fiscali fittizi. La società, che agiva come General Contractor, avrebbe certificato lavori mai avviati o interrotti dopo le prime fasi, causando danni economici significativi ai committenti.

Crediti per lavori inesistenti e nessuna colpevolezza accertata

L’attività investigativa, condotta attraverso l’analisi della documentazione amministrativa e la forensic analysis degli apparati informatici sequestrati agli indagati, ha permesso di ipotizzare l’indebita asseverazione di crediti edilizi legati a lavori mai eseguiti. Tuttavia, come previsto dalla legge, si precisa che le indagini si trovano ancora nella fase preliminare e che nessuna colpevolezza è stata finora accertata: i soggetti coinvolti devono essere considerati non colpevoli fino a eventuale condanna definitiva, come stabilito dal principio di presunzione di innocenza.