Catanzaro in lacrime per Emanuele e la piccola Giorgia volati via insieme
Padre e figlia sono morti in un terribile incidente in via Emilia. Avevano solo 35 e 7 anni. Sui social il dolore degli amici: “Vola con la tua principessa”

Catanzaro si è fermata nel pomeriggio di domenica 27 luglio, trafitta da una tragedia che nessuno avrebbe mai voluto raccontare. In via Emilia, nella zona sud della città, un terribile incidente ha portato via due anime innocenti: Emanuele Scafidi, 35 anni, e la sua bambina di soli 7 anni, Giorgia. Un padre e una figlia, uniti nella vita come nell’ultimo viaggio.
Viaggiavano insieme a bordo di una Golf, forse diretti verso una destinazione qualunque, con la spensieratezza tipica di una domenica d’estate. Ma un impatto improvviso con una Fiat Panda ha spezzato ogni cosa: i sogni, le risate, la quotidianità. Sbalzati fuori dall’auto, non hanno avuto scampo. Emanuele è morto sul colpo, mentre i soccorritori hanno lottato disperatamente per strappare Giorgia alla morte. Inutilmente. Due giovani presenti nell'altra vettura sono rimasti feriti, ma le loro condizioni non destano preoccupazione.
“Vola con la tua principessa, Emanuele”: l’eco di un dolore che non conosce confini
Il silenzio calato su Catanzaro è carico di un’angoscia che toglie il fiato. Amici, conoscenti, semplici cittadini: tutti si stringono intorno a un dolore troppo grande per essere espresso con parole. Emanuele, pizzaiolo stimato e uomo dal cuore buono, era conosciuto da molti come una persona gentile, devota alla famiglia, sempre con un sorriso per tutti. Con lui se n’è andata anche Giorgia, la sua luce più grande, la sua principessa.
Sui social, in poche ore, si è levato un coro silenzioso ma potentissimo. “Vola con la tua principessa, Emanuele”, scrive qualcuno, e quelle parole diventano simbolo di un addio che nessuno riesce ad accettare. Il dolore corre veloce, più veloce del tempo, più forte della ragione.
Il ricordo degli amici: “Ciao Pizio, non ci posso credere”
Nel cuore di chi lo ha conosciuto, Emanuele era semplicemente “Pizio”. Un soprannome che racconta la confidenza, l’affetto, la quotidianità condivisa. Tra i tantissimi messaggi sui social, spiccano quelli di amici d’infanzia, compagni di scuola, colleghi. “Un ragazzo buono, con cui ho condiviso gli anni più belli della mia vita”, scrive un ex compagno di classe. Un altro commenta: “Ciao Pizio, amico mio. Non si può accettare di morire così, con la tua piccola principessa tra le braccia. Riposate in pace”.
Il lutto che ha colpito la famiglia Scafidi è diventato un lutto collettivo. “Mi stringo al dolore della famiglia. Spero che tu e la tua bambina possiate riposare in pace”, scrive un utente. E ancora: “Ancora non ci credo… Riposa in pace con la tua splendida bambina”. Frasi semplici, ma intrise di amore, disperazione e tenerezza.
Un vuoto che nessuno potrà colmare
La perdita di Emanuele e Giorgia lascia un vuoto che nessuna parola, nessuna preghiera potrà colmare. Due vite spezzate in un istante, due sorrisi cancellati per sempre. Rimane il ricordo, che è tutto ciò che possiamo stringere adesso. Emanuele, con la sua bontà d’animo, e Giorgia, con i suoi sogni da bambina, rimarranno impressi nel cuore di una città intera.
Catanzaro non dimenticherà. E mentre il cielo si fa più scuro, una sola preghiera si leva: “Che possiate volare insieme, oltre ogni dolore, padre e figlia, stretti per sempre in un abbraccio d’eternità.”