Un momento della premiazione
Un momento della premiazione

La Calabria conquista un posto di rilievo nella classifica nazionale delle Spighe Verdi 2025, il riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education (Fee Italia) in collaborazione con Confagricoltura. Con 10 Comuni premiati, la Calabria si posiziona al secondo posto tra le regioni italiane, dietro solo al Piemonte (18) e davanti a Marche (9), Toscana, Umbria e Puglia (8 ciascuna).

Quest’anno, la regione registra tre nuovi ingressi significativi: Cariati, Sellia Marina e Villapiana, che si aggiungono ai Comuni già confermati di Belcastro, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro e Trebisacce. Una conferma della crescita costante di una Calabria sempre più attenta alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione delle sue risorse rurali e alla promozione delle sue eccellenze agroalimentari.

Un riconoscimento per i territori virtuosi

Giunto alla decima edizione, il programma Spighe Verdi rappresenta un importante strumento di trasformazione positiva per i territori rurali italiani, con una crescita evidente rispetto allo scorso anno: 90 località premiate contro le 75 del 2024, frutto di 17 nuovi ingressi e 2 esclusioni. Il riconoscimento viene assegnato sulla base di 67 indicatori, suddivisi in 16 macro-aree, che valutano le politiche ambientali, l’agricoltura sostenibile, l’educazione ambientale, la gestione del paesaggio e la qualità della vita.

Durante la cerimonia ufficiale svoltasi al Cnr di Roma, alla presenza dei sindaci vincitori, la Calabria è stata tra le protagoniste, dimostrando come anche le aree meno urbanizzate possano diventare modelli di sviluppo sostenibile.

Turismo, ambiente e identità: il futuro dei territori calabresi

«Ogni nuovo Comune certificato Spighe Verdi diventa ambasciatore del Made in Italy», ha dichiarato Claudio Mazza, presidente di Fee Italia, sottolineando come queste realtà locali siano esempio di buone pratiche, innovazione agricola, cura del paesaggio e promozione delle tradizioni.

Anche Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha evidenziato il ruolo chiave dell’agricoltura come motore di rigenerazione sostenibile: «Il riconoscimento non è un traguardo, ma un impegno continuo. Significa promuovere turismo esperienziale, cultura enogastronomica, servizi sostenibili e competitività per le comunità locali».

Con questi numeri, la Calabria conferma la sua vocazione agricola, turistica e culturale, dimostrando che i piccoli Comuni possono diventare grandi esempi di rigenerazione territoriale e sostenibilità.