Dedizione e disciplina sono le parole chiave nel bodybuilding, un’attività sportiva tanto comune quanto poco conosciuta. Un mondo spesso denigrato poiché non ne si conoscono le sfaccettature positive, come quelle del raggiungimento di un fisico scultoreo tramite le rigide regole del ‘bodybuilding natural’ che prevedono una dieta specifica ed un allenamento intenso.

Tutto ciò esclude l’utilizzo di anabolizzanti o ‘sotterfugi’ che definiscono maggiormente il muscolo.

E’ quanto ci racconta Alessandra Parise, body builder natural che, con spirito di sacrificio e costanza, ha voluto sfidare se stessa, strappando numerosi titoli e premi che l’hanno resa la donna vincente di oggi. In dieci anni di allenamento, Alessandra è riuscita ad affermarsi non solo come body builder e personal trainer, ma a portare avanti la sua famiglia ed il suo bambino. E’ stato proprio lui, infatti, la spinta che l’ha portata a cercare un miglioramento in se stessa. Dopo il parto, Alessandra non si sentiva più padrona del suo corpo, poiché, come capita a molte donne, i chili di troppo la rendevano insicura e a disagio. La determinazione e la voglia di cambiare, l’hanno spinta a mettersi in gioco a 360° e, dal semplice allenamento, la scalata verso i palchi e, poi, le prime vittorie, arrivando a strappare un importante riconoscimento a Las Vegas. Ciò nonostante, Alessandra è sempre rimasta una ragazza umile e con i piedi per terra, strettamente legata ai suoi valori ed alla sua famiglia, che la sostengono e la aiutano nei momenti di difficoltà. Una vita per niente facile, infatti, quella di un’atleta, che prevede molte rinunce e – spesso – un isolamento rispetto alla società che rende a non comprendere determinati meccanismi, giudicati spesso come ‘superficiali’. Questo non ha scalfito la perseveranza di Alessandra che, nonostante il poco tempo a disposizione, è riuscita anche a conseguire due lauree, una in economia e l’altra in scienze sportive. Un esempio di donna che è riuscita a farsi strada nonostante le critiche, in un’ambiente spesso maschilista, dominato da moltissimi pregiudizi che sviliscono il duro lavoro, impegno e costanza che, in atleti come Alessandra, definiscono il proprio scopo di vita.