Matteo Salvini e il plastico del Ponte sullo Stretto
Matteo Salvini e il plastico del Ponte sullo Stretto

Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano Libero, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato la conclusione delle ultime fasi tecniche insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze e ha confermato che in inizio settembre il dossier definitivo sul Ponte sullo Stretto sarà trasmesso alla Corte dei Conti, corredato dalle firme del Presidente Giorgia Meloni e del sottosegretario Morelli, preludio all’avvio dei lavori.

Un’opera simbolo di crescita, coesione e opportunità

Il ministro ha sottolineato il valore strategico del Ponte, descrivendolo come un’opportunità di sviluppo che porterà “migliaia di opportunità di lavoro da Nord a Sud”, un veicolo per il rientro dei cervelli e un segnale della volontà dello Stato di investire nel futuro del Paese. Salvini ha paragonato la costruzione del Ponte a quella del Mose di Venezia — inizialmente controversa, ma oggi considerata un’opera “irrinunciabile” — esprimendo soddisfazione per chi un tempo considerava impossibile un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

I dettagli tecnici della grande opera

Recenti approfondimenti hanno infatti svelato che il progetto prevede un viadotto dalla lunghezza totale di circa 3.666 metri, con campata unica sospesa di 3.300 metri — che lo renderebbe il ponte sospeso con la campata unica più lunga al mondo. Il costo stimato si aggira sui 13,53 miliardi di euro, interamente coperti da fondi pubblici già stanziati nelle leggi di bilancio del 2024 e 2025. Il ponte includerà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari, e potrà supportare fino a 6.000 veicoli all'ora e 200 treni al giorno.