Padre Fedele
Padre Fedele

COSENZA – “Padre Fedele è vivo. Sta male, ma è ancora tra noi”.
Con queste parole, Sergio Crocco – noto attivista e scrittore calabrese – ha voluto smentire pubblicamente le voci circolate nelle ultime ore sui social riguardo alla presunta morte di Padre Fedele Bisceglia, il monaco cosentino noto in tutta la Calabria (e non solo) per il suo impegno sociale, la carismatica personalità e la fondazione dell’Oasi francescana. Accanto al Monaco, oltre a Crocco, ci sono la sempre fidata Teresa, Maximiliano Gualtieri e il fratello è la sorella giunti al suo capezzale dal Canada.

La fake news che ha scosso Cosenza

Tutto è iniziato con alcuni post pubblicati sui social, in particolare su Facebook, dove si dava per certa la notizia della sua scomparsa. In poche ore la voce si è diffusa a macchia d’olio, generando commozione, incredulità e rabbia. Ma era tutto falso.

Padre Fedele
Padre Fedele


A riportare l’equilibrio è stato Sergio Crocco, da sempre vicino a Padre Fedele: “Siamo rimasti sconvolti da questa fake news. Padre Fedele è vivo, certo sta soffrendo, ma continua a combattere come ha sempre fatto”. Con lui anche altre persone che da anni lo affiancano e che hanno voluto spegnere le voci e riportare alla verità.

Sofferenza e silenzio, non assenza

Dopo anni sotto i riflettori, Padre Fedele ha scelto negli ultimi tempi un ritiro più silenzioso, complice anche una condizione di salute che si è aggravata. Ma nonostante tutto, continua a essere una presenza forte per chi gli è vicino. “Non è più il monaco instancabile che correva in ogni angolo di Cosenza, ma è ancora lì, con la sua forza e la sua fede”, spiegano gli amici.

Chi lo ha conosciuto sa quanto il suo nome sia legato a battaglie importanti: contro la povertà, l’indifferenza, la burocrazia cieca. Una figura controversa ma sempre amata, capace di smuovere coscienze e costruire un'opera concreta come l’Oasi, rifugio per decine di senzatetto.

L’appello: “Fermate le voci, rispettate la persona”

Crocco è stato netto: “Diffondere notizie false, soprattutto sulla morte di una persona amata, è un atto gravissimo. Chi lo ha fatto, consapevolmente o meno, dovrebbe riflettere sulle conseguenze”. In un mondo in cui i social moltiplicano ogni parola, anche un messaggio mal interpretato può fare male, generare allarmi e minare la serenità di familiari e amici. L’invito è alla responsabilità, alla verifica, al rispetto.
Perché dietro ogni nome c’è una storia, un volto, un cuore che batte. E Padre Fedele, anche se ora più stanco, è ancora parte viva della comunità bruzia.

Il monaco buono 

In una terra troppo spesso dimenticata, la figura di Padre Fedele resta un simbolo. Che piaccia o meno, ha lasciato un segno indelebile. E oggi, mentre si combatte contro il virus delle fake news, il miglior modo per onorarlo è non seppellirlo prima del tempo, ma accompagnarlo con rispetto e verità.