Vasto incendio all’ex zuccherificio di Lamezia Terme: bruciati 10 ettari, sfiorata la stazione ferroviaria
Fiamme alte nella zona sud della città: 22 Vigili del Fuoco al lavoro per tutta la notte, nessun danno alla circolazione ferroviaria

Un violento incendio di vegetazione ha interessato, dalla serata di ieri, l’area dell’ex zuccherificio di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, tenendo impegnate per diverse ore le squadre del Comando dei Vigili del Fuoco, con il distaccamento di Lamezia Terme e l’ausilio di unità in assetto Aib (Antincendio Boschivo). L’allarme è scattato intorno alle 19 e le operazioni si sono protratte fino alle 5:00 del mattino successivo.
Le fiamme hanno aggredito circa 10 ettari di vegetazione, colpendo terreni incolti, sterpaglie, canneti e macchia mediterranea, ma anche ingenti quantità di rifiuti abbandonati presenti nell’area. Un’ulteriore criticità è stata rappresentata dalla vicinanza ai binari della stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale, verso cui l’incendio ha minacciosamente avanzato.
L’intervento dei soccorritori ha evitato danni alla ferrovia
Grazie all’intervento rapido e coordinato dei Vigili del Fuoco, si è riusciti a contenere l’incendio e a impedire che raggiungesse le infrastrutture ferroviarie. Nonostante l’alta pericolosità dell’evento, non si sono verificati disagi alla circolazione ferroviaria, né è stato necessario interrompere il traffico su rotaia.
All’opera oltre 22 unità operative dei Vigili del Fuoco, coadiuvate da 6 automezzi specializzati, che hanno lavorato ininterrottamente per contenere e spegnere le fiamme. L’area è ora in fase di bonifica, con le squadre impegnate a spegnere gli ultimi focolai residui e a mettere in sicurezza tutta la zona interessata dal rogo.
L’emergenza rifiuti e degrado tra le cause della propagazione
L’incendio ha messo ancora una volta in evidenza le condizioni di abbandono e il degrado ambientale dell’ex zuccherificio, dove la presenza di rifiuti e materiali combustibili ha amplificato la portata del rogo. Una situazione che richiede un’immediata riflessione sulla gestione del territorio e sulla prevenzione dei rischi ambientali, soprattutto in vista dell’aumento delle temperature e delle condizioni favorevoli allo sviluppo di incendi nel periodo estivo.