Cosenza: Conferenza stampa di fine anno di Fridays For Future

Siamo alle soglie del 2020: si apre così il decennio che sarà decisivo per le sorti del nostro Pianeta e della salvaguardia della vita umana. La crisi climatica ed ecologica rischia di determinare ormai secondo autorevoli scienziati un pericolosissimo aumento della temperatura media terrestre di 5 gradi, se non agiamo prontamente per contrastare i cambiamenti climatici prendendo anche decisioni radicali: qui e ora; interi continenti non saranno più ospitali per la vita umana, centinaia di migliaia di persone dovranno abbandonare la propria terra e diventare migranti climatici, popolose città e regioni saranno sommerse a causa dell’innalzamento dei mari e moltissime altre specie viventi si estingueranno; insomma, i cambiamenti climatici innescati dalle attività climalteranti dell’uomo hanno innescato a loro volta la sesta estinzione di massa che stiamo già vivendo ( per intenderci, l’ultima fu quella che portò alla scomparsa dei dinosauri) ma possiamo ancora salvarci’ se solo dimostreremo coraggio e saremmo in grado di cambiare il sistema esistente.
Purtroppo Il 14 dicembre si è conclusa a Madrid la 25' Conferenza Per Il Clima delle Nazioni Unite, in cui quasi 200 paesi si erano dati appuntamento per rilanciare l'impegno presso nell'Accordo di Parigi sul tema dei cambiamenti climatici. Questa tanto attesa conferenza, che sarebbe dovuta essere con le parole del segretario generale dell'Onu <<la Cop dell'ambizione>>, si è rivelata in conclusione un vero fallimento.
Tanti sono stati i rinvii e pochi i passi in avanti, soprattutto a causa del disimpegno dei paesi maggiormente responsabili delle emissioni di C02 (Ad esempio, Stati Uniti e Cina). Trump aveva già dichiarato la sua volontà di uscire dall’Accordo di Parigi.
Si dovrà aspettare la prossima Cop che si svolgerà a Glasgow nel novembre 2020, per ottenere piani nazionali concreti al fine di porre un freno all'aumento della temperatura media globale e ridurre le emissioni di gas climalteranti.
Di fronte alla noncuranza dei governi di tutto il mondo la risposta popolare in questi mesi è stata forte e costante.
Come Fridays for Future abbiamo riempito le piazze di oltre 180 paesi in tutto il mondo, riuscendo inoltre ad organizzare in un solo anno ben quattro scioperi globali per il Clima.
In Italia una quantità simile di ragazzi e ragazze in piazza non si vedevano da un decennio. Abbiamo così costretto la classe politica ad ascoltarci e muovere dei primi passi, benché ancora insufficienti.
Proprio l'11 di questo mese il parlamento Italiano ha infatti dichiarato l'emergenza climatica e ambientale, così come ha fatto lo scorso mese la Regione Calabria.
Anche come Fridays for future Cosenza, durante quest’anno, abbiamo scioperato per il Clima aderendo a quattro scioperi globali e organizzando momenti di discussione collettiva riguardanti la realizzazione di un futuro sostenibile, a partire dal locale.
Dalla guerrilla gardening, al cineforum, ai tavoli di lavoro, agli incontri con gli studenti, alla strutturazione della Dichiarazione di emergenza climatica diverse sono state le iniziative messe in atto fin ora, e tante saranno quelle che realizzeremo dal prossimo anno.
Importante sarà il lavoro da fare nelle scuole e nelle università, poiché riteniamo che abbiano un ruolo fondamentale nell’elaborare e diffondere le conoscenze necessarie per la trasformazione di una società altra.
Di tutto questo e altro ne parleremo durante la conferenza stampa di fine anno che abbiamo chiamato per il 29 di Dicembre, alle ore 9.30, nelle sedi di Radio Ciroma.
Vi invitiamo a partecipare, e continuare a seguirci e sostenerci.
Riceviamo e pubblichiamo Fridays For Future Cosenza