Nel corso di un’operazione interforze condotta a Cirò e Cirò Marina sono stati sequestrati 235 chili di fuochi d’artificio detenuti illegalmente. L’intervento delle forze dell’ordine si inserisce in un più ampio piano di controlli finalizzati alla prevenzione dei reati e alla tutela della sicurezza pubblica, in un periodo particolarmente sensibile per l’utilizzo di materiale pirotecnico.

Il sequestro in un esercizio commerciale

Il materiale pirotecnico è stato rinvenuto all’interno di un esercizio commerciale, nascosto in un locale adibito a bagno e ritenuto non idoneo alla conservazione dei botti. Secondo quanto accertato, la detenzione non rispettava le norme di sicurezza previste dalla legge. I fuochi d’artificio erano infatti collocati a contatto con altra merce, senza il rispetto della distanza minima di sicurezza, con un potenziale rischio per l’incolumità di clienti e operatori.

La denuncia del titolare

A seguito degli accertamenti, il titolare dell’attività è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di commercio abusivo di materie esplodenti. Il materiale sequestrato è stato messo in sicurezza per le successive operazioni di distruzione secondo le procedure previste.

L’operazione interforze e i controlli sul territorio

L’azione rientra nel piano di azione nazionale e transnazionale Focus ’Ndrangheta e ha visto il coinvolgimento di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e Ispettorato del Lavoro. Oltre al sequestro, sono stati effettuati controlli in altri esercizi commerciali, verifiche su persone e veicoli lungo le principali arterie stradali, rafforzando la presenza dello Stato sul territorio.