Il Moci di Cosenza, esempio di solidarietà e inclusione: Funaro e Tridico in visita alla realtà associativa
La candidata Avs al Consiglio regionale accompagna il leader del Centrosinistra tra le attività di accoglienza e integrazione

«Il Moci è il simbolo della Cosenza bella, inclusiva e solidale che deve essere sostenuta da tutte e tutti, nell'interesse della collettività». Con queste parole Maria Pia Funaro, candidata al Consiglio regionale della Calabria per Alleanza Verdi Sinistra, ha concluso la visita che ha organizzato per far conoscere a Pasquale Tridico, candidato presidente della Regione per il Centrosinistra, una delle realtà più virtuose del territorio calabrese. L’iniziativa nasce dal legame profondo della candidata con il Moci Cosenza APS, di cui si considera “parte della famiglia”, e si è svolta tra gli spazi di Stella Cometa, dell’Emporio Solidale e della moschea dell’area ex Ferrovie della Calabria.
Il Moci come polmone sociale
Funaro ha illustrato a Tridico le tante attività che rendono il Moci un punto di riferimento unico in Calabria: dai doposcuola multiculturali ai corsi di lingua italiana, dagli spazi di condivisione ai progetti di cooperazione internazionale. «Questa realtà rappresenta esattamente il modello di Calabria che vogliamo costruire insieme – ha spiegato – una terra dove accoglienza e solidarietà sono pratiche quotidiane che cambiano la vita delle persone». Tridico, al termine della visita, ha definito l’esperienza «straordinaria», paragonandola ad altre realtà associative che ha conosciuto nel suo impegno civico.
La sfida della rigenerazione urbana
Durante l’incontro è emersa con forza la necessità di dare dignità agli spazi dell’area ex Ferrovie della Calabria, che oggi ospitano il Moci ma versano in condizioni di precarietà strutturale. «Non possiamo permettere che luoghi resilienti come questo operino in tali condizioni – ha affermato Funaro –. La rigenerazione dell’area deve essere una priorità politica, perché qui si produce coesione sociale e speranza». Tridico ha raccolto l’appello, dichiarando che sostenere realtà come il Moci dovrà essere una missione per il futuro governo regionale, al fine di garantire risposte concrete ai bisogni del territorio.