Riviera dei Cedri, dove agrumi, mare e cultura si incontrano
Un tratto di costa unico tra borghi storici, agrumeti pregiati e un parco marino in continua espansione

La Riviera dei Cedri si distende lungo circa ottanta chilometri della costa tirrenica cosentina, da Tortora fino a Cetraro, abbracciando ben 24 comuni. Il nome deriva dalla storica coltivazione del cedro di Calabria, agrume di grande valore, intenso nel profumo e strettamente collegato alla tradizione ebraica. Il territorio coniuga la freschezza del mare con l’abbraccio verdeggiante del Pollino, regalando scenari di bellezza mediterranea che spaziano da spiagge sabbiose a incantevoli promontori rocciosi.
Borghi e paesaggi da cartolina
Tra le località costiere, Praia a Mare stupisce con l’Isola Dino e le sue grotte marine, mentre San Nicola Arcella è celebre per l’Arco Magno, imponente formazione naturale a picco sul mare. Scalea conserva testimonianze antiche come la Torre Talao, con spiagge incorniciate da sabbia soffice e promontori selvaggi. Diamante, centro nevralgico della Riviera, è famosa per i murales che colorano il borgo, l’isola di Cirella a pochi metri dalla costa e la Bandiera Blu che premia la qualità delle sue acque.
Un ambiente da proteggere
Il Parco Marino Regionale “Riviera dei Cedri”, istituito nel 2008 e ampliato nel 2024, tutela circa 877 ettari di fondali e coste ricchi di biodiversità. L’area protetta include l’Isola Dino, l’isola di Cirella, lo Scoglio della Regina e tratti di costa di Scalea, San Nicola Arcella, Cetraro e Acquappesa. Nell’ambiente sommerso convivono posidonieto, gorgonie e specie protette, mentre sulla terraferma spiccano specie vegetali rare, come il ginepro fenicio e la mistica pteris vittata.
Agrumi, sapori e tradizioni dal cuore della Riviera
Santa Maria del Cedro è il cuore della produzione del prezioso cedro “liscia diamante”, esportato in tutto il mondo, da Israele agli Usa. Questo agrume basta da sé a caratterizzare l’identità locale, ma accanto a esso la tradizione culinaria attinge anche al pescato quotidiano, dando vita a una gastronomia semplice ma gustosa. Diamante aggiunge alla scena la vivacità del Peperoncino Festival, evidente segno della vitalità culturale della riviera.
Turismo sostenibile e attività outdoor
Il territorio si apre alle esperienze: snorkeling e immersioni tra grotte e faraglioni, escursioni nelle pinete e sentieri nel Parco del Pollino. Le spiagge godono di bandiere blu e sistemi di tutela marina, mentre le aree del parco prevedono itinerari, cartellonistica e ormeggi controllati, per un turismo in equilibrio tra fruizione e rispetto ambientale.
Una terra da scoprire con lentezza
La Riviera dei Cedri non è solo una meta estiva: la sua magia resume agricoltura, natura, arte e folklore in un’esperienza che fonde l’emozione di un paesaggio incontaminato con la cultura di storie millenarie. È una destinazione da vivere in lentezza, al ritmo del profumo del cedro e del canto del mare, capace di rivelare al visitatore volti autentici della Calabria.