Sicurezza sul lavoro Graziano lancia l’allarme “Troppi incidenti servono formazione e rispetto delle regole”
Il direttore dell’Asp di Cosenza a Corigliano-Rossano chiede un impegno comune contro le morti bianche “Prevenzione unica strada possibile”

La sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare una priorità condivisa e strutturale. È il messaggio lanciato dal direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, intervenuto a Corigliano-Rossano durante il corso di formazione “La cultura organizzativa delle aziende al servizio della prevenzione”. L’iniziativa è stata promossa dallo Spisal dell’Asp di Cosenza in collaborazione con le Commissioni di Albo dei Tecnici della prevenzione delle province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. “Bisogna implementare la cultura della sicurezza – ha dichiarato Graziano – attraverso formazione continua e confronto tra tutti i soggetti coinvolti: istituzioni sanitarie, Ispettorato del lavoro, Inail e ordini professionali. Solo facendo squadra è possibile elaborare strategie efficaci”.
“Rispetto delle norme e uso dei dispositivi di protezione”
Graziano ha sottolineato come in materia di sicurezza esistano regole precise, ma spesso disattese. “Le norme ci sono, ma vanno rispettate. Possiamo parlare di prevenzione quanto vogliamo, ma se nei cantieri e nei luoghi di lavoro non si usano i dispositivi di protezione individuale diventa difficile agire. Davanti a un decesso nessuna sanzione può restituire una vita”. Il direttore ha parlato di una vera e propria emergenza nel territorio provinciale: “Siamo una zona rossa, con un aumento di oltre il 25% di infortuni gravi e mortali rispetto agli anni precedenti. Non è accettabile che nel 2025 si vada a lavorare senza la certezza di tornare a casa”.
“La prevenzione è un dovere collettivo”
Per invertire la rotta, secondo Graziano, è necessario un impegno comune. “La condotta delle istituzioni da sola non basta: imprese e cittadini devono fare la loro parte”. Il direttore generale dell’Asp di Cosenza ha ribadito la necessità di promuovere una cultura della responsabilità condivisa: “La prevenzione non è una campagna occasionale, ma un modo di pensare e di agire ogni giorno. Solo lavorando insieme possiamo proteggere davvero la vita delle persone”.