Il Consiglio di Stato conferma l'incandidabilità di Mimmo Lucano alle Regionali in Calabria
La decisione rappresenta un ulteriore ostacolo per l’ex primo cittadino di Riace

Il Consiglio di Stato ha respinto l'appello presentato dai legali di Mimmo Lucano contro le sentenze del Tar di Reggio Calabria e di Catanzaro, confermando così l'incandidabilità dell’ex sindaco di Riace e attuale europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) alle elezioni regionali calabresi in programma per il 5 e 6 ottobre.
Lucano si era candidato nelle circoscrizioni Sud e Nord con la lista di Avs, guidata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Tuttavia, le commissioni elettorali dei Tribunali di Reggio Calabria e Cosenza avevano escluso il suo nome dalle liste, applicando la cosiddetta "legge Severino", in seguito alla condanna per falso inflitta a Lucano nell’ambito del processo "Xenia".
Contro la decisione delle commissioni, i legali di Lucano, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta, avevano presentato ricorso. Tuttavia, lo scorso lunedì il Tar di Reggio Calabria ha rigettato il ricorso, mentre il Tar di Catanzaro lo ha dichiarato improcedibile. Ora anche il Consiglio di Stato ha confermato l'esclusione, ponendo fine al tentativo di riammissione.
La decisione rappresenta un ulteriore ostacolo per l’ex primo cittadino di Riace, noto a livello nazionale e internazionale per il suo modello di accoglienza dei migranti, che in questi anni ha diviso l’opinione pubblica e il mondo politico.