Filandari pannelli solari lasciati nel degrado e mai utilizzati
Filandari pannelli solari lasciati nel degrado e mai utilizzati

Nel comune di Filandari, in provincia di Vibo Valentia, una nuova incompiuta rischia di diventare il simbolo dello spreco amministrativo. Anni fa, infatti, per far fronte all’elevato consumo energetico di un pozzo comunale che incide per circa 80 mila euro l’anno sulle casse municipali, venne approvata una proposta lungimirante, ovvero, quella di  installare pannelli solari per ridurre i costi e favorire la sostenibilità ambientale. Il progetto ottenne i finanziamenti necessari e, secondo quanto riferito da un ex consigliere comunale, i lavori per la realizzazione dell’impianto vennero avviati e parzialmente completati. Tuttavia, i pannelli solari non sono mai entrati in funzione, trasformandosi in un'opera fantasma di cui oggi resta solo l'amara traccia visibile tra erbacce, rovi e segni di degrado.

Filandari pannelli solari lasciati nel degrado e mai utilizzati

Il silenzio delle istituzioni e l’esposto annunciato

Secondo la denuncia raccolta, l’inefficienza del progetto sarebbe stata da tempo nota anche al primo cittadino di Filandari, ma senza che siano mai state prese iniziative per risolvere la situazione. Nessun collaudo, nessuna attivazione, nessun piano di recupero, solo silenzio istituzionale e un'opera pubblica lasciata a marcire. Stanco di assistere a quello che definisce "uno spreco inaccettabile di risorse pubbliche", il cittadino ha annunciato la preparazione di un esposto alle autorità competenti. Un'iniziativa necessaria per chiedere conto del denaro speso e della mancata attivazione di un impianto che avrebbe potuto rappresentare un risparmio importante per la comunità e un esempio virtuoso di transizione energetica.

Pannelli tra le spine

Oggi il paesaggio intorno ai pannelli solari racconta, più di ogni parola, la triste prassi di molte opere pubbliche in Calabria, una distesa di moduli fotovoltaici, inutilizzati, avvolti dalla vegetazione selvaggia, simbolo di abbandono e incapacità gestionale. Un investimento pensato per portare efficienza e modernità che si è invece trasformato in una istallazione a cielo aperto che rappresenta lo spreco. La vicenda di Filandari si inserisce così in una lunga lista di opere incompiute che, da anni, pesano come  sulle speranze di sviluppo del territorio. Ora, grazie alla denuncia di un cittadino determinato a non restare in silenzio, si apre uno spiraglio per tentare di salvare almeno in parte il progetto.