Terrore nella Piana e nella Locride: arrestati due rapinatori seriali
I due studiavano attentamente le abitudini degli esercizi scelti

Avevano creato un clima di costante paura nella Piana di Gioia Tauro e nell’area della Locride, colpendo ripetutamente tra uffici postali e negozi. Due uomini, entrambi con precedenti penali e residenti a Rosarno, sono stati arrestati al termine di un’indagine scrupolosa condotta dai carabinieri di Taurianova, sotto il coordinamento della Procura di Palmi.
La vicenda
Il loro metodo era sempre lo stesso: volti coperti, armi in pugno, irruzione fulminea e minacce ai dipendenti per ottenere l'incasso giornaliero. In totale sono stati ricondotti a loro almeno otto episodi, tra rapine portate a termine e tentativi falliti, per un ammontare complessivo che supera i 50.000 euro.
Nulla veniva lasciato al caso: i due studiavano attentamente le abitudini degli esercizi scelti, preferendo agire nelle ore di chiusura, quando la presenza di clienti era ridotta e il contante custodito in cassa maggiore. Utilizzavano veicoli rubati, parcheggiati poco lontano e lasciati accesi, per garantirsi una fuga immediata. La loro presenza si imponeva con violenza e intimidazione, facendo leva su armi da fuoco, taser e – in almeno un caso – persino su un ordigno artigianale, utilizzato durante un tentativo di assalto all’ufficio postale di Anoia nell’autunno del 2024.
L’inchiesta
Il punto di svolta nell’inchiesta è arrivato grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza. Durante il tentativo di sottrarre un’auto non segnalata – che intendevano usare per uno dei colpi successivi – i due sono stati ripresi da una videocamera privata. Da quel momento, gli investigatori hanno ricostruito l’intero modus operandi, incrociando elementi utili a ricondurre a loro la responsabilità dei vari episodi.
Sulla base delle prove raccolte, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi ha emesso misure cautelari in carcere, ritenendo fondato e solido il quadro indiziario.
Con il fermo dei due rapinatori si chiude un capitolo buio per il territorio, segnato da mesi di aggressioni sistematiche. Le forze dell’ordine, attraverso un’attività investigativa capillare e determinata, hanno riportato un senso di sicurezza nelle comunità locali.