Asp di Vibo, Bruni chiede chiarezza sulla rimozione del prefetto Piscitelli
La consigliera regionale del Partito democratico: “Servono risposte immediate e più sostegno istituzionale”

Il recente avvicendamento alla guida dell’Asp di Vibo Valentia continua a sollevare polemiche. A intervenire è Amalia Bruni, consigliera regionale e candidata nelle liste del Partito democratico alle prossime elezioni del 5 e 6 ottobre, che definisce il provvedimento “tutt’altro che ordinaria amministrazione” e destinato a lasciare segni profondi in una delle aziende sanitarie più tormentate della Calabria.
Le domande di Bruni
Bruni chiede pubblicamente di conoscere le motivazioni che hanno portato alla rimozione del prefetto Piscitelli. “Quali inadempienze gli sono state contestate? Perché sostituire solo lui e non l’intera commissione straordinaria, compreso il commissario di Azienda Zero, Miserendino?”, afferma la consigliera, sottolineando l’esigenza di chiarezza e trasparenza da parte delle istituzioni.
Il nodo dei rapporti con la Regione
Ad aggravare la vicenda, secondo Bruni, è la denuncia di solitudine fatta dallo stesso Piscitelli rispetto al rapporto con la Regione. Un segnale che, per la consigliera, rivela un deficit di accompagnamento istituzionale da parte della struttura commissariale. “È inaccettabile il silenzio del presidente-commissario, sempre pronto a commentare tutto, ma assente quando emergono le sue responsabilità”, ha dichiarato.
L’appello per i cittadini vibonesi
Bruni ha infine ribadito che l’Asp di Vibo Valentia necessita di sostegni concreti e immediati per superare la fase critica che attraversa. “Servono risorse, aiuti e un impegno vero per garantire finalmente ai cittadini vibonesi servizi sanitari adeguati e rispettosi dei loro diritti fondamentali”, ha concluso.