A Filadelfia arriva “Leviatano”, lo spettacolo che fonde teatro, musica e ironia
La stagione teatrale “Lo sguardo oltre” porta sul palco dell’Auditorium Comunale una produzione Dracma che unisce riflessione, ritmo e linguaggio rock
Prosegue a Filadelfia la stagione teatrale Lo sguardo oltre, curata da Dracma – Centro di Produzione Teatrale diretto da Andrea Naso, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Calabria, del Comune di Filadelfia e la collaborazione dell’Istituzione Teatro Comunale Filadelfia.
Sabato 29 novembre alle ore 20.45, l’Auditorium Comunale ospiterà “Leviatano”, della Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti, scritto da Riccardo Tabilio con la regia di Marco Di Stefano. Lo spettacolo, prodotto da Dracma, unisce teatro e concerto, fondendo realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, con una forte componente musicale e ironica.
Una storia vera diventata teoria universale
L’opera prende ispirazione da un curioso fatto di cronaca del 1995, avvenuto a Pittsburgh, negli Stati Uniti, quando un uomo, convinto di essere diventato invisibile dopo essersi spruzzato del succo di limone sul volto, tentò due rapine in banca.
Da quella vicenda nacque la celebre teoria dell’Effetto Dunning-Kruger, formulata dagli psicologi David Dunning e Justin Kruger, secondo cui l’incompetenza può portare a sopravvalutare sé stessi.
«Leviatano parte da qui e racconta questa storia di cronaca, inseguendone le radici nella stupidità umana, motore potente della Storia», scrive Tabilio nelle note di regia. Il titolo rimanda anche all’omonimo romanzo di Paul Auster, da cui riprende la tensione verso la ricostruzione del sé tra le rovine del mondo contemporaneo.
Tra palco e amplificatori
Sul palco tre microfoni, due chitarre, un distorsore e tre interpreti – Giulio Forges Davanzati, Alessia Sorbello e Andrea Trovato – che intrecciano recitazione e musica.
Il linguaggio scenico richiama gli anni ’90, tra grunge, neo punk e brit pop, trasformando lo spettacolo in un’esperienza a metà strada tra teatro e concerto. Le esecuzioni dal vivo trasportano lo spettatore in un viaggio che alterna ironia e introspezione, memoria e presente.
Un viaggio rock nella stupidità umana
«Leviatano nasce dall’immaginario della nostra adolescenza, piena di sogni e fallimenti. Siamo partiti da noi per indagare le infinite risorse della stupidità umana. Non è stato difficile», raccontano i componenti della Compagnia Carmentalia e de La Confraternita del Chianti.
Lo spettacolo, che unisce energia e riflessione, è un invito a guardare oltre l’apparenza, a ridere dei propri limiti e a riscoprire, attraverso il linguaggio universale della musica, la forza liberatoria del teatro.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti delle emozioni autentiche e della scena contemporanea, capace di far divertire e pensare, con il ritmo potente di un concerto rock.